Ancora una volta, lui. L’uomo che non ti aspetti, fragile fisicamente, sta diventando il metronomo della squadra. Arrivato a parametro zero nel giugno 2015, Sami Khedira non ha avuto un inizio felice alla Juve, complice un infortunio durante un’amichevole che gli ha fatto saltare tutta la preparazione estiva. Da quando è entrato, però, stabilmente nell’undici titolare, il tedesco è diventato determinante e imprescindibile per Max Allegri
TALISMANO
Per Khedira questo è stato il 22° match in Serie A con la maglia della Juventus. Non tantissimi, ma, come sappiamo, l’anno scorso ci sono stati parecchi problemi di infortuni per il campione del mondo 2014. In queste 22 partite, però, la Juventus non ha mai conosciuto la sconfitta. 21 vittorie e 1 pareggio, nella sua seconda partita di campionato, a Milano contro l’Inter per 0-0, dove, tra l’altro, lo stesso Sami colpì un palo clamoroso. Che dire, forse la Juventus ha trovato il suo nuovo talismano dopo l’addio di Padoin? In questo caso, però, siamo ben lontani dalla semplice fortuna; Khedira, infatti, è un calciatore che presenta un notevole spessore – come sottolineato dal tecnico bianconero – sia dal punto di vista tecnico che tattico, un vero e proprio leader di centrocampo.
CHE NUMERI
Al Real Madrid, Sami aveva segnato 9 reti in 161 presenze. Ieri, all’Olimpico, ha siglato il suo settimo sigillo in sole 27 presenze da bianconero. Sintomo di una crescita dal punto di vista realizzativo. Sami ha numeri importanti anche sul piano della partecipazione nelle reti della squadra di Max Allegri: nelle ultime 6 presenze in Serie A, Khedira ha realizzato 4 gol e 1 assist. Niente male, per un centrocampista. Continuare su questa strada, facendo attenzione a non ricadere nell’imbuto degli infortuni: Allegri e il suo staff devono stare attenti a questo, perché, con un Khedira del genere, il centrocampo bianconero, tanto bistrattato in queste settimane, è in una botte di ferro.