Fiesole, Firenze ad un passo e l’aria buona della Toscana. Andrea Barzagli nasce là, l’8 maggio 1981. E cresce sano. E forte, tra le lasagne di Nonna Isella e la spensieratteza tipica di quei bambini iperattivi alla ricerca di passioni da seguire. Tra quelle passioni, non poteva mancare il calcio, amico d’infanzia di Andrea. E i primi calci al pallone sono naturali: prima la Cattolica Virtus, poi la Rondinella, squadra con la quale esordisce nei Dilettanti a diciassette anni.
L’ESORDIO TRA I PROFESSIONISTI – Nel 1998 la squadra di Barzagli conquista la promozione in C2 e questo vuol dire debutto tra i professionisti. Due anni dopo, Andrea passa in Serie B, alla Pistoiese, ma solo cinque partite dopo ritorna alla Rondinella. Ma è solo di passaggio, perchè, da quel momento, inzia la carriera di Andrea. L’Ascoli per due stagioni, poi il Piacenza, con un altro anno di prestito ai bianconeri.
LA SERIE A E IL PALERMO NEL DESTINO – Il 2003 è l’anno della svolta: Andrea viene acquistato in comproprietà dal Chievo ed esordisce nella massima serie il 31 agosto del 2003, contro il Brescia. La sua prima stagione in Serie A è più che positiva: 29 presenze e 3 gol, tanto basta per attirare le attenzioni del Palermo. I rosanero non ci pensano su: acquistano subito Andrea per 2.5 milioni di euro e la Roccia ci mette poco a conquistarsi la maglia da titolare. Una maglia che lascerà difficilmente: Barzagli diventerà fin da subito il perno della difesa dei rosanero fino al 2008.
L’ESPERIENZA IN GERMANIA – Nello stesso anno, il difensore decide di arricchire il suo curriculum e lo fa con un’esperienza in Germania. Andrea approda al Wolfsburg, in compagnia del connazionale Zaccardo. Quella sarà una delle sue stagioni migliori: Barzagli vince la Bundesliga, con 34 presenze e zero sostituzioni. Sempre con la maglia del Wolfsburg, Andrea esordisce in Champions League, il 15 settembre del 2009 contro il CSKA Mosca.
LA JUVENTUS, FINALMENTE – Finalmente e all’improvviso. Nella sessione invernale del mercato 2010/11 i bianconeri sono alla ricerca di un rinforzo in difesa e vedono in Andrea il profilo ideale. Lo acquistano per pochissimi soldi, e si rivela uno dei colpi migliori in assoluto. Certo, la stagione del suo arrivo in bianconero è fallimentare per tutta la squadra, ma la successiva ha in serbo la più belle delle sorprese. Sulla panchina della Juventus arriva Antonio Conte e inizia il cammino trionfale che porterà la Roccia a vincere 5 Scudetti consecutivi, due Coppe Italia e tre Supercoppe. Non solo, insieme ai suoi compagni di reparto, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci, Andrea inizia a macinare record su record e a consolidare una delle difese tra le più forti d’Europa, attualmente. E il suo percorso in bianconero è trionfale: è arrivato in punta di piedi e ha saputo ripagare tutti a suon di prestazioni da urlo.
ROCCIA FUORI, TENERO DENTRO – In campo lo chiamano “La Roccia”, o “Il Muro”, ma fuori è un duro dal cuore tenero che mette la famiglia al primo posto. Sposato con Maddalena Nullo, è papà di Mattia e Camilla. Nella vita privata, Andrea è il classico e raro uomo da sposare, con la cucina tra le altre passioni. La sua specialità è il tiramisù magari preparato ascoltando gli U2.