Che fosse forte, chiaramente, lo sapevamo tutti. Sapevamo anche che avesse i gol nel DNA, certo. Sì, però probabilmente nessuno si sarebbe immaginato un esordio simile con la maglia della Juventus per Gonzalo Higuain. Un po’ perché segnare al primo tiro in porta con la nuova maglia è cosa più unica che rara, un po’ perché la forma fisica che Higuain aveva fatto vedere nelle amichevoli faceva presumere che sarebbe servito più tempo all’argentino per trovare la via del gol con la Juve.
Le critiche, probabilmente, hanno avuto un effetto positivo: il Pipa si è caricato e la voglia di smentire tutti l’ha spinto a lavorare sempre più duramente in allenamento per farsi trovare pronto alla prima chiamata di Allegri, com’è appunto successo. Il miglioramento di forma è stato evidente: dal West Ham alla Fiorentina, passando per Espanyol e Villar Perosa, Higuain è sembrato ogni volta in una condizione migliore. Sia chiaro: Higuain non è ancora al top, così come non lo è ancora nessuno, ma è decisamente sulla strada giusta.
Contro la Fiorentina, però, Higuain ha saputo ricordare a quelli che lo criticavano e ironizzavano sui chili di troppo che non ha dimenticato come fare il suo mestiere. E’ la dura legge del Pipa: grande cinismo e percentuale di realizzazione paurosa. Non lo si scopre certo stasera, ma l’argentino ha voluto ribadirlo ancora una volta nel migliore dei modi: segnando. Segnando, tra l’altro, il classico gol che sembra facile ma non lo è: al posto giusto al momento giusto, mandando in rete un pallone che in realtà aveva pochissimo spazio per gonfiare la rete. C’è chi ha ironizzato dicendo che la Juve ha pagato Higuain un milione al chilo. Forse, sì. Oppure si può dire che è stato pagato dieci milioni per ogni minuto di cui ha avuto bisogno per segnare, visto che ce ne ha messi nove. Questione di punti di vista.
Alessandro Bazzanella