Il suo nome, senza troppi giri di parole, divide. Il punto è Pogba, o meglio l’addio del francese. Se il polpo fosse rimasto in bianconero infatti, allora quello di Marcelo Brozovic sarebbe stato considerato un acquisto azzeccato per una buona parte dei tifosi di Madama, la stessa che allo stato attuale delle cose non reputa il croato all’altezza di indossare la maglia bianconera e ancora meno di sostituire Pogba.
SOSTITUTI – Naturalmente se il polpo non avesse scelto la strada di Manchester, adesso la Juventus non sarebbe obbligata alla ricerca di un nuovo centrocampista da fornire ad Allegri. E questa è una certezza. L’addio di un fenomeno, però, costringe di fatto la dirigenza quantomeno a tamponare l’handicap creatosi nella terra di mezzo con la ricerca di elementi validi, anche se diversi per caratteristiche rispetto a Pogba. I nomi sono tanti: Matuidi, Matic, Fàbregas (dello spagnolo ne parlammo in esclusiva qui), Luiz Gustavo, Herrera, Isco, Witsel e Brozovic. Tutti bravi, nessuno come il francese certo, e ciascuno capace di far breccia a modo suo nel cuore della tifoseria. Cartellino, duttilità tattica, ingaggio, placet di Allegri e volontà di cederli da parte delle loro società faranno poi il resto, nel concreto.
I NUMERI DI BROZOVIC – Tuttavia, per questa Juventus sarebbe proprio il nerazzurro, fra tutti, a costituire il meglio che attualmente il club può desiderare dal mercato. Intanto perché si tratta di un classe 1992 – più grande di un solo anno rispetto a Pogba – che a 24 anni (da compiere a novembre) vive il pieno del processo di maturità di un calciatore, lo stesso che a Torino potrebbe conoscere la sua reale definizione. Giunto dalla Dinamo Zagabria all’Inter nel gennaio del 2015, Brozovic conosce già molto bene le dinamiche della Serie A, avendo totalizzato durante l’ultima stagione 35 presenze fra campionato e Coppa Italia condite da 7 centri. I numeri, dunque, evidenziano il feeling del centrocampista croato in zona gol, in virtù dei numerosi inserimenti effettuati con e senza palla. Il tutto nonostante l’appartenenza ad una squadra sempre in cerca della migliore condizione, ma soprattutto del miglior gioco sin dal suo approdo. Fra l’altro, il suo apporto ha permesso il ritrovamento di una buona dose di equilibrio a centrocampo per la squadra di Mancini, garantendo allo stesso tempo protezione alla difesa grazie alla media personale di 5,16 palloni recuperati a partita (media campionato 4,65, fonte Opta). Anche in fase d’impostazione il peso di Brozovic si è spesso fatto sentire per la manovra nerazzurra, ed anche in questo caso a conferma delle buone prestazioni arrivano i numeri: 4,97 la personale media lanci contro i 3,38 della Serie A. Il numero 77 dell’Inter mantiene inoltre un passo superiore rispetto all’andazzo generale anche alla voce contrasti, occasioni create e dribbling. Importante anche la duttilità tattica offerta dal giocatore. Brozovic, infatti, nasce come centrale di centrocampo ma può giocare senza alcuna difficoltà anche nel ruolo di interno destro e, all’occorrenza, persino di regista avanzato. Una vera e propria manna dal cielo per gli scacchieri di tutte le squadre. Ecco perché gode dell’apprezzamento di Massimiliano Allegri.
LE CIFRE – Rappresentano la vera questione delicata della trattativa. Innanzitutto Brozovic è un giocatore dell’Inter, ed i nerazzurri preferirebbero cederlo all’estero anziché in Italia, dove peraltro andrebbero a rinforzare la storica rivale zebrata. Tuttavia, gli affari legati a Pjanić prima e ad Higuaín dopo rappresentano esempi concreti di come le offerte economiche, sfruttando i momenti opportuni, siano in grado di oltrepassare le resistenze e le diffidenze legate ai sentimentalismi. E’ stato il caso della Roma, con la necessità di fare cassa, potrebbe essere anche quello dell’Inter, specie dopo la vicinissima spesa di 45 milioni di euro finalizzata all’acquisto del portoghese Joao Mario. Le casse nerazzurre, a quel punto, non disdegnerebbero affatto di un’entrata e la Juventus, dal canto suo, avrebbe già pronta un’offerta da 20 milioni per il centrocampista ancora da formalizzare. L’Inter però valuta Brozovic circa dieci milioni in più, anche se i bianconeri intanto avrebbero già avviato i contatti con l’agente. Anche in questo caso potrebbe risultare determinante la volontà del giocatore. Prende dunque sempre più forma l’ipotesi di un acquisto last minute, come fu un anno fa per Hernanes. Attualmente Brozovic sta infatti scalando la montagnola delle preferenze, passando da pista alternativa dei nomi più chiacchierati da settimane ad una delle migliori opportunità di mercato. Ad ogni modo esiste già una verità assoluta: anche per lui occorre accelerare i tempi. L’inizio del campionato, ma soprattutto i meccanismi di una squadra non consentono di dilungarsi troppo (e a volte non perdonano i ritardi).
Rocco Crea (Twitter @Rocco_Crea)