Nel calcio d’agosto, si sa, i risultati contano il giusto. Oliare i meccanismi, provare nuove soluzioni tattiche, fare gruppo, imparare a conoscersi, trovare il ritmo partita: se è vero che servono a questo le amichevoli estive, la Juventus ne sta beneficiando e non poco. Il 2-2 dei bianconeri contro l’Espanyol ha offerto tantissime indicazioni al tecnico e agli addetti ai lavori.
PRIMO TEMPO – La Juventus scende in campo con un 3-5-2 con Barzagli al centro della difesa e Benatia e Chiellini ai suoi lati; Dani Alves a destra, Asamoah a sinistra, Pjanic regista con Pereyra interno sinistro e Lemina interno destro; in attacco Mandzukic e Higuain. Nei primi 20 minuti il gioco scarseggia, merito dei catalani che imbrigliano il centrocampo juventino. Le due mezzali sono “imballate”: Lemina si muove molto, ma è sempre marcato, Pereyra invece fa poco movimento. Allegri decide allora di invertire i due interni, con pochi risultati. I bianconeri trovano più spazio a sinistra, dove Asamoah prova ad affondare più volte, ma con scarsi risultati. La prima mezz’ora si gioca a ritmi bassi: gli spazi scarseggiano e le squadre si studiano a vicenda, ma al primo tiro in porta l’Espanyol trova l’inaspettato vantaggio grazie ad una giocata di Leo Baptistao. La difesa bianconera si ferma per un infortunio subito da Giorgio Chiellini a centrocampo, gli ospiti proseguono e bucano i guantoni di Buffon.
SECONDO TEMPO – Nel secondo tempo la partita si accende, grazie soprattutto agli ingressi in campo di Bonucci, Alex Sandro, Lichtsteiner e Dybala, per Benatia, Barzagli, Dani Alves e Pereyra. Dopo 9′ la Juventus trova il pareggio con Mandzukic su assist di Asamoah.
Con l’ingresso in campo di Pjaca, proprio per il connazionale, la Juve passa ad un 4-3-2-1, con il croato e Dybala dietro Higuain. Il numero 21 è ispirato e al 76′ subisce l’ennesimo fallo, questa volta da Victor Sanchez che, già ammonito, si fa cacciare anzitempo dal direttore di gara. Ma gli spagnoli non mollano e nonostante l’inferiorità numerica trovano il nuovo vantaggio grazie ad un respinta corta di Neto ribattuta in porta da Moreno. Dybala non ci sta e al 90′ corona la sua prestazione da migliore in gara con un sinistro a giro imprendibile.
Alfredo Spedicato (@AlfredSped)