L’entusiasmo in casa Juve è alle stelle. I bianconeri, tassello dopo tassello, si accingono a costruire una vera e propria corazzata, probabilmente una delle squadre più forti della storia del calcio italiano e non solo. Il duo Marotta-Paratici ha dato spettacolo, regalando alla Vecchia Signora calciatori di spessore, campioni di caratura internazionale. L’ultimo colpo di mercato porta il nome di Gonzalo Higuaín, che, in barba al detto partenopeo: “Un vero argentino non gioca a Torino”, ha deciso di sposare la causa dei pentacampioni d’Italia. I piani della società di Corso Galileo Ferraris sono chiari e coincidono sicuramente con quelli che sono i sogni di tutto il popolo bianconero. La Juventus pensa e agisce in grande, ma non tutti sembrano trarre vantaggio da questa situazione.
NON C’È POSTO PER ZAZA – La partenza di Morata direzione Madrid aveva fatto ben sperare Simone Zaza, convinto di potersi ritagliare un posto importante tra i “titolarissimi” e un minutaggio più elevato rispetto a quello della passata stagione. Probabilmente Simone non ha, però, fatto i conti con quelle che sono le ambizioni della squadra bianconera e, ad oggi, il giovane attaccante, reduce dell’Europeo disputato con la Nazionale italiana, sembra essere irrimediabilmente chiuso dal trio Dybala, Mandžukić, Higuaín, senza tener conto della concorrenza rappresentata dal croato, classe’95, Marko Pjaca, vero e proprio jolly offensivo di questa Juventus. In una squadra che ambisce a traguardi prestigiosi e con una strategia vincente, come è quella dei bianconeri, normalità vuole che la rosa sia composta anche da validissime alternative pronte a far rifiatare i cosiddetti titolari a seguito dei numerosi impegni in campo nazionale ed internazionale. Tuttavia, Zaza sembra non essere disposto a ripetere una stagione simile a quella appena conclusasi e ambisce ad un posto da titolare, magari in un club italiano. In tale direzione si spiegano i numerosi sondaggi effettuati, negli ultimi giorni, dal Milan pronto a cautelarsi, proprio con l’attaccante lucano, in caso di partenza di Carlos Bacca. Per la Juventus la cessione di Zaza rappresenterebbe un’opportunità importante per far cassa e sarebbe comunque ammortizzata dall’arrivo a Torino di un fuoriclasse offensivo come Gonzalo Higuaín. Inoltre, la partenza di Zaza sarebbe colmata tatticamente e numericamente dal brasiliano classe 1996 Gabriel Barbosa, in attesa di sviluppi riguardo la trattativa con il Santos. Gabigol meglio accetterebbe un ruolo da comprimario e, data la giovanissima età, costituirebbe un investimento di assoluto valore per il futuro.
DESTINI INCROCIATI – Zaza e la Juventus, una storia d’amore destinata a concludersi presto. L’attaccante di Policoro ha mostrato in campo, con la Juventus, un innato entusiasmo, euforia e un pizzico di spavalderia. Simone, classico esempio di “genio e sregolatezza”, si è fatto, fin da subito, voler bene dai tifosi della Vecchia Signora e nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa ha sempre ostentato grinta e passione per la maglia bianconera. Magari avrebbe meritato maggiori chances già nella passata stagione, attualmente però il suo destino sembra essere inevitabilmente segnato. Dunque, potrebbe concludersi con un totale di 24 presenze e 8 goal all’attivo la sua avventura alla Juventus. Destini incrociati quelli di Simone Zaza e Gonzalo Higuaín. Infatti, il 13 febbraio 2016 allo Juventus Stadium fu proprio un goal, al minuto 88, dell’attaccante lucano a distruggere tutti i sogni scudetto del Napoli e a coronare la meravigliosa rimonta compiuta dalla squadra bianconera, culminata poi nella vittoria finale del campionato. Quella sera Gonzalo versò lacrime amare, Zaza, invece, fu osannato come eroe dall’intero popolo juventino. Forse, fu proprio dopo quella partita che Higuaín decise di voler lasciare il club partenopeo, di voler provare ancora una volta, dopo gli anni trascorsi a Madrid, l’ebbrezza e l’emozione della vittoria. A distanza di pochi mesi la situazione è radicalmente mutata, e chissà, magari sarà proprio il fuoriclasse argentino a siglare il prossimo goal scudetto, magari al minuto 88, magari contro la sua ex squadra. Questa volta, caro Gonzalo, non toccherà a te piangere.
Luca Piedepalumbo