Da Asamoah a Dybala: da Melbourne segnali positivi

Difficile trarre molte indicazioni da Juventus-Melbourne: un po’ per l’assenza di numerosi titolari, un po’ per le scelte di Allegri che hanno premiato i ragazzi più giovani, quella scesa in campo in Australia è stata una Juve che somiglia poco a quella che vedremo in campo tra un mese. C’è poi il mercato da tenere d’occhio, con un paio di tasselli importanti che Marotta deve ancora muovere, sia in entrata che in uscita: Pogba e Higuain su tutti. Dai primi 45 minuti dell’amichevole, però, qualche risposta Allegri l’ha ottenuta: risposte che gli permettono di iniziare a fare le prime considerazioni.

LE RISERVE – Due nomi su tutti: Asamoah e Lemina. Entrambi dati per possibili partenti, entrambi autori di una prestazione convincente. Certo, i ritmi erano quelli sostenuti tipici di un’amichevole estiva, ma dai due centrocampisti sono arrivati segnali importanti: c’è la voglia da parte loro di dimostrare ad Allegri che possono essere utili al progetto bianconero. Non è un segreto, infatti, che siano tra i possibili partenti, e questa tournée è l’occasione giusta per trovare spazio e convincere la Juve a puntare sulla loro permanenza. Un grande potenziale per Lemina, l’esperienza per Asamoah: contro il Melbourne sono tra i più propositivi.

SANDRO – Corre Alex, corre. E anche parecchio: gli avversari su quella fascia non erano esattamente imbattibili, ma il brasiliano ha fatto vedere di avere già una condizione più che discreta. Sta bene fisicamente e si è visto distintamente: tanta corsa, tanta spinta, qualche cross interessante al centro. Dopo una stagione iniziata con un po’ di fatica per via dell’ambientamento, Alex Sandro sembra promettere un’annata ad altissimi livelli: il numero 12 bianconero è pronto per la consacrazione definitiva. dybala-finale-coppa

DYBALA – Niente gol, ma davvero tanta qualità nella prima uscita stagionale del gioiello bianconero. È una certezza, e lo sarà ancora per tanti anni: l’argentino oggi ha ricordato a tutti di che pasta è fatto, distogliendo per un attimo l’attenzione di tutti dal mercato e riportandola sulla bellezza del calcio giocato. E se è giocato da una Joya come Dybala, questo calcio diventa ancora più bello.

Alessandro Bazzanella

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