Capita che durante una partita ti arrivi una palla, che la controlli male o che anche con un controllo perfetto la conclusione non sia poi all’altezza della giocata precedente. Capita di sbagliare, soprattutto se sei un’attaccante e il tuo compito è quello di “spingerla dentro” per valorizzare il lavoro della squadra.
Capita, sempre più spesso, di diventare oggetto di critiche appena dopo una partita non brillantissima e capita, addirittura, che i supporter di una squadra sentenzino di non volere un giocatore proprio per una prestazione non all’altezza.
Abbiamo descritto parti normali del gioco del calcio, accompagnati da un contorno che sembra ipotetico, ma che in realtà non lo è. Quanto descritto è, in parole povere, quanto emerso l’indomani di Spagna-Repubblica Ceca dove un Morata apparso un po’ appannato, nonostante una prestazione volenterosa, è stato preso di mira dagli sfottò e dalle “valutazioni” dei supporter dell’Arsenal. I tifosi dei gunners hanno fortemente criticato il possibile acquisto dello spagnolo. Causa? I troppi errori nella gara d’esordio delle furie rosse.
Ecco alcuni dei commenti riportati da vecchiasignora.com:
– “Per questi 62 minuti di Morata, è certamente Vardy la migliore opzione per un terzo del suo prezzo”; – “Morata non vale nemmeno 30 milioni.. sopravvalutato”;
– “Con questo rendimento Morata non vale 15 milioni di sterline, figuriamoci 50”.
Il tifoso, come sappiamo, è un “animale” poco razionale: spesso si sostituisce ai presidenti, ai direttori generali, agli amministratori delegati e, spessissimo, all’allenatore stesso, con la presunzione di essere un intenditore e di avere sempre la soluzione a portata di mano. Allo stesso modo, dichiarazioni di questo genere sottolineano la superficialità dell’ “essere-tifoso”: Morata è un ragazzo di 23 anni che ha dimostrato di avere un grande potenziale, delle doti da attaccante di razza e che deve avere tempo e modo di proseguire nella sua crescita.
Contestarlo dopo una sola partita è esattamente il genere d’errore che commette chi di calcio capisce poco e niente.
Non sappiamo se Morata continuerà a vestire il bianconero o se, come probabile, prenderà un biglietto di sola andata verso la Premier, con scalo a Madrid, ma sappiamo che in questi anni alla Juventus ha saputo spesso togliere le castagne dal fuoco e ha saputo esaltare i tifosi bianconeri. Sappiamo anche che è un raggazzo, prima che un attaccante, giovane e che è nel pieno dell’età in cui si commettono errori e sappiamo che sia normale, perché solo sbagliando si può diventare grandi.
Morata ha dalla sua il tempo, l’età e il talento: anche se non ne ha bisogno, gli suggeriamo di sorvolare su certi commenti e di concentrarsi su quello che gli riesce meglio e cioè segnare reti pesanti e regalare gioie ai tifosi come ha saputo fare tante volte in bianconero.
E chissà che questo augurio non possa protrarsi nel tempo, permettendo a noi tutti bianconeri di esultare e ed esaltarci ancora e ancora per una prodezza di Alvaro.