Del Piero: “Buffon è una sicurezza. All’Italia non mancano i fuoriclasse. E su Pogba…”

Ci siamo, ci siamo davvero: l’Europeo 2016 inizia oggi. Dopo una lunga attesa, stasera Francia-Romania aprirà un mese di grande calcio che terrà milioni di persone incollate ai televisori per non perdersi nemmeno un attimo di questa splendida rassegna. Per vedere l’Italia bisognerà aspettare solo qualche giorno in più, ma l’attesa per gli Azzurri è davvero tanta. Ne ha parlato alla Gazzetta dello Sport l’ex capitano della Juve e stella della Nazionale Alessandro Del Piero.

BERLINO“L’orgoglio aumenta col tempo. Vincere un mondiale è una cosa talmente bella, difficile e unica che è impossibile dimenticare. Ora che vivo all’estero il senso di appartenenza è più forte, c’è tanta voglia di Italia, ti manca. La storia, la natura, il cibo, l’atmosfera: l’Italia resta la mamma per tutti”.

CALCIO ITALIANO “All’estero siamo stati superati da Inghilterra e Spagna, nei campetti vedi più maglie di Barcellona, Real e United che della Juve. La gente ha voglia di spettacolo, noi trasmettiamo troppi litigi. Però in alcuni paesi siamo ancora molto forti: dal punto di vista calcistico non siamo così indietro, manca il potenziale economico per acquistare i giocatori. Proprietà straniere? Se arrivano soldi per appianare debiti e avvicinarsi ai top club è un’opzione non criticabile. Mi auguro però che rimanga sempre un’anima italiana”. 

LA NUMERO 10 “Ho vissuto in azzurro momenti in cui le maglie venivano date in ordine alfabetico, a seconda dei ruoli. A volte invece ci si trovava tutti insieme e si sceglieva ma non c’è mai stato un litigio, con Totti ci siamo alternati con la 10. La scelta deve essere vissuta bene dal gruppo, il 10 a Thiago Motta non mi crea problemi. Le critiche?  Tutte le volte che prima abbiamo fatto pessime partite, dopo abbiamo disputato un gran torneo. Conoscendo il c.t. staranno lavorando tantissimo: sarà un Europeo vissuto in maniera globale. Ho letto tante dichiarazioni positive e questo è un bel segnale”.

DIFESA JUVE“Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini? Beh, dopo averli allenati tanti anni sono diventati forti… Sono giocatori di grande spessore. Con Gigi e Andrea abbiamo vinto un Mondiale; Giorgio è un professionista esemplare; Bonucci è un ragazzo di grande qualità, affamato e deciso. Non mi sorprende che siano ancora lì”.

CRITICHE –  “Nei grandi eventi ci sono partite in cui scatta qualcosa. Succede e basta. Il fatto che l’Italia arrivi un po’ come nel 2006 e nel 1982, accompagnata da critiche e non da favorita, mi fa sperare”.

FAVORITE “La Germania tornerà protagonista. La Francia gioca in casa e 2 anni fa ho visto tante indicazioni positive: i giovani ora hanno più esperienza. Loro sono molto patriottici, conterà anche il momento particolare di Parigi per gli attentati. Poi la Spagna, perché ha alle spalle una grande storia. Un gradino più sotto metto l’Italia con Inghilterra e Belgio. Essendo un torneo corto non escluderei sorprese, come la Grecia 2004 e la Danimarca 1992”.

PROBLEMI?“A centrocampo mancheranno Verratti e Marchisio, due giocatori di grande spessore internazionale, ma il modulo di Conte prevede partecipazione da parte di tutti. Ricordo a tutti la vecchia regola: l’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere i campionati. Nel 2006 subimmo solo 2 gol. Davanti vedo buone potenzialità, ragazzi che sognano questo momento: avranno energia, entusiasmo e desiderio”.

POGBA“Il piatto è servito in maniera perfetta. Gioca in casa, ora ha più esperienza e avrà grande pressione, sarà un test importante. Se saprà cogliere gli aspetti positivi di questa situazione sarà difficile contenerlo”. alessandro-del-piero-2015-69213

FUORICLASSE“Abbiamo giocatori di grande spessore, Buffon è una presenza molto importante così come i ragazzi della difesa. Non è vero che non abbiamo fuoriclasse, però il gioco di Conte non si affida a uno o ­due giocatori. Conta l’orchestra”.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie