Giorgio Chiellini ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano, in vista della partita amichevole che l’Italia giocherà domenica 29 maggio contro la Scozia. Ecco il suo intervento:
SCOZIA – “La Scozia è simile all’Irlanda. Affrontare la Scozia ci servirà quindi da lezione per quando giocheremo contro di loro. La partita di domenica non ci cambierà la vita né nel male né nel bene, ma il giorno dopo dovremo essere tranquilli con noi stessi”.
EUROPEO E MONDIALE – “Abbiamo due assenze, ma per il resto siamo a disposizione, siamo consapevoli delle nostre qualità. L’Europeo è diverso dal Mondiale perché le nazionali si conoscono, ci sarà più equilibrio. Difficilmente si vedrà una differenza netta che è tipica di un Mondiale. Il nostro punto di forza dovrà essere la solidità. Dovremo cercare di vincere 1-0 o 2-0, non servono tanti gol. Inoltre c’è grande voglia di giocare una grande manifestazione, anche perché alcuni di noi non avranno altre possibilità. Vincere con la nazionale ti lascia qualcosa dentro il tuo pedigree. Non è come vincere uno scudetto, è qualcosa in più perché rappresenti una nazione. E’ un’occasione unica, stiamo dando il massimo per raggiungere l’obiettivo. Giocare come terzino sinistro per me non è un problema, dipende anche dagli avversari”.
IL BELGIO – “Ha tante individualità. Dipenderà molte dalle condizioni di Hazard e De Bruyne. Ho visto il primo in netta crescita. Il Belgio è come se giocasse in casa. Se sentiranno la pressione di essere una delle favorite, potrebbero avere delle difficoltà, ma se giocheranno con entusiasmo e spensieratezza, non avranno problemi. Penso che possa passare il girone, spero non per primo”.
MERCATO JUVE – “Dani Alves spero possa giocare tante altre finali di Champions, ma non con la maglia del Barcellona. La Juventus, nelle sue parti, vuole continuare a migliorare nel corso degli anni. Non sta a me dire chi arriverà e chi partirà. Noi come Juventus siamo contenti perché siamo partiti da zero, qualche anni fa non voleva venire nessuno da noi. I risultati sono fatti solo in piccola parte dai giocatori. Nel medio-lungo termini i risultati li fa la società. Senza Pirlo e Tevez sembrava non ci fosse un domani e, invece, non è stato così”.
ITAL-JUVE – “La Juve ha puntato sui migliori italiani negli ultimi anni, è chiaro che la nazionale sia composta in gran parte dal blocco Juve. Noi della Juve cercheremo di portare l’esperienza e l’abitudine a giocare partite importanti. In più abbiamo bisogno di spensieratezza giovanile che noi a trent’anni suonati abbiamo meno. In un gruppo importante ci vogliono giocatori maturi e giovani capaci di alzare la qualità della squadra”.
CLUB E NAZIONALE – “Penso che ci dovrebbe essere più collaborazione tra i club e le nazionali. Noi giocatori siamo nel mezzo. Più di tanto non si riuscirà a fare. Lippi? Ha un livello umano e tecnico assoluto. Qualsiasi italiano lo vorrebbe nel mondo del calcio. Non ha bisogno di atti di stima”.
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