C’è un cognome che più di tutti è legato indissolubilmente alla Juventus. Più dei vari Del Piero, Platini, Sivori, Buffon: è il cognome Agnelli. Un cognome circondato da un’aura di rispettabilità, di onore, un cognome che è quasi qualcosa di mistico per chi ama i colori bianconeri e non solo. La famiglia Agnelli si è legata alla Juve già dal 1924 con la presidenza di Edoardo ed è rimasta parte del mondo bianconero fino ad oggi, passando dall’Avvocato e da Umberto, fino ad arrivare ad Andrea, il presidente di oggi.
L’avventura di Andrea Agnelli è iniziata esattamente sei anni fa, il 19 maggio 2010: nominato presidente di una Juventus che veniva da una stagione disastrosa, il figlio di Umberto sapeva di aver davanti a sé tanto lavoro da fare per riportare la sua squadra ai vertici del calcio italiano. Seguì una stagione disastrosa quanto la precedente, ma Agnelli insieme a Marotta stava iniziando a mettere le basi per un futuro vincente, capace di riportare la Juventus non solo in vetta alla Serie A, ma anche a competere con le big europee.
I risultati sportivi degli ultimi cinque anni sono sotto gli occhi di tutti, mentre non si sottolinea mai abbastanza i risultati raggiunti dalla dirigenza guidata da Andrea Agnelli fuori dal rettangolo verde. A partire dal bilancio, che è tornato ad essere positivo dopo che era stato pesantemente in rosso. Senza dimenticare le infrastrutture: lo Juventus Stadium, inaugurato a settembre 2011, è stato il primo stadio di proprietà in Italia ed ha portato benefici importantissimi alla Juve. Tutt’attorno sono sorti e stanno sorgendo altri elementi che rendono la Juve di Agnelli davvero unica: il J Museum, il J Medical e quello che sarà l’imponente J Village, la cittadella bianconera che circonderà lo Stadium.
Andrea Agnelli è un presidente vincente in tutti i sensi: nei suoi sei anni di presidenza ha trascinato la Juventus fuori dall’inferno e l’ha portata fino in paradiso. Anzi, l’ha portata sull’Olimpo: ora la Vecchia Signora è allo stesso livello degli dei del calcio europeo e non è utopia pensare che nel prossimo anno di presidenza di Andrea Agnelli possa arrivare la tanto sognata Champions League. Il presidente, come fecero molti membri della famiglia Agnelli prima di lui, sta lavorando per costruire una squadra ancora più forte. Per arrivare anche in cima all’Olimpo.
Alessandro Bazzanella
I commenti sono chiusi.