Alcuni addetti ai lavori furono scettici quando la Juve acquistò per 40 milioni un ragazzo di appena 22 anni. Qualcuno diceva che non fosse pronto a raccogliere l’eredità di Tevez. Molti oggi, alla fine del campionato, sono stati costretti a ricredersi. I numeri parlano chiaro: Paulo Dybala con la doppietta alla Sampdoria ha raggiunto quota 23 gol in stagione, più di Tevez nel suo primo anno alla Juve, quasi più di qualsiasi altro straniero alla sua età. Solo Sivori ha fatto meglio nel lontano 1957-58.
NUOVO LEADER TECNICO – Il Palermo lo acquistò nel 2012 dall’Instituto di Córdoba per 12 milioni, è esploso lo scorso campionato mettendo a segno 13 gol con i rosanero. La società bianconera ha vinto la concorrenza di altri club versando nelle casse della società del presidente Zamparini 32 milioni più 8 di bonus, non pochi per un ragazzo di soli 22 anni. L’inizio a Torino non è stato esaltante. Allegri, però, ha avuto l’intelligenza di centellinare il suo utilizzo nella prima parte di stagione, utilizzandolo spesso a partita in corso. Poi l’esplosione, a suon di gol e di grandi prestazioni, Dybala ha conquistato un posto fisso nell’attacco bianconero e nel cuore dei suoi tifosi. Grazie alla sua velocità e al suo mancino delicato, Paulo è stato protagonista della cavalcata bianconera verso lo scudetto. Soprattutto grazie a lui e alla sua intesa con Pogba, dentro e fuori al campo, la Juve ha conquistato il suo quinto scudetto consecutivo, il primo per Dybala.
SEMPLICITÀ, PERSONALITÀ E TECNICA – Il giovane attaccante argentino, da sempre legato alla sua terra, sarebbe stato convocabile per via delle sue origini polacche e italiane, anche dall’Italia e dalla Polonia. Dybala, però, ha sempre dichiarato di sentirsi argentino e di aver sempre sognato di giocare per l’Albiceleste. Ha esordito in nazionale nel 2015 contro il Paraguay, durante le qualificazioni per il mondiale in Russia, sostituendo proprio Carlos Tevez. Paulo fuori dal campo è un ragazzo timido e introverso, molto legato alla sua famiglia. Quando realizza un gol alza le mani al cielo in ricordo del padre, scomparso quando lui era solo un adolescente per un tumore al pancreas, ha realizzato il suo sogno diventando un calciatore professionista.
Il giovane attaccante bianconero, nonostante l’età, ha impressionato tutti per la sua personalità in campo e per la tecnica sopraffina. Nonostante un contratto con la Juve fino al 2020, molte sono le società che seguono con interesse le prestazioni dell’argentino. Sicuramente Dybala rimarrà a Torino per molti anni. Partendo dal suo estro e dalla sua fantasia, la società bianconera vorrebbe costruire una squadra competitiva e di prospettiva che possa riconfermarsi in Italia e tentare l’assalto alla coppa dalle grandi orecchie. Con Dybala in squadra aumentano le possibilità per la Juve di cullare il sogno europeo. Non a caso è soprannominato la “Joya”, che significa il “gioiello”. Dategli un pallone e lui lo trasformerà in oro, a suon di gol.