Juventus-Lazio, in palio c’è anche il futuro di Lucas Biglia

Juventus-Lazio significherà molto sia nella città della Mole che in quella del Colosseo. Per i bianconeri, in particolare, la partita offrirà in palio i tre punti necessari per permettere che il distacco dal Napoli rimanga quantomeno invariato. Molteplici motivazioni si registrano anche in casa capitolina, nonostante una classifica alquanto deludente.

La squadra del nuovo tecnico Inzaghi arriva da due boccate d’aria importanti, servite innanzitutto a ricordare ad ambiente e tifosi che la Lazio rimane ancora una squadra, peraltro composta sicuramente da buoni giocatori. E, nell’intento di ribadire ulteriormente il concetto allo Stadium, Simone Inzaghi si affiderà al cervello dell’argentino Lucas Biglia, centrocampista che fa gola proprio alla Juventus. A Torino infatti, adesso più che mai rischia di farsi sentire l’assenza di un regista vero, che sappia orchestrare il gioco con ordine sin dalle retrovie. Del resto Marchisio è stato operato e ne avrà per 5/6 mesi, e comunque Hernanes non ha saputo offrire garanzie sostanziali nelle occasioni che gli sono state concesse alla sua prima stagione coi bianconeri. Per carità, il brasiliano ha vissuto persino un momento di leggera ripresa fra gennaio e febbraio, ma resta comunque al di sotto della sufficienza il suo impiego da perno del centrocampo. Il suo giro palla conosce si piedi delicati e sopraffini, ma non è accompagnato da una velocità di pensiero fulminea, propiziatoria di sicurezza e scaltrezza palla al piede. E poi c’è Lemina, calciatore ancora giovane ma sicuramente di belle speranze, per cui Madama richiederà al Marsiglia un rinnovo del prestito. Tuttavia il francesino potrebbe rivestire più il ruolo di interno che di regista, nonostante riesca a raffigurare come un buon jolly all’occorrenza. Gli inserimenti con e senza palla lo hanno premiato due volte in questa stagione: a Napoli per la rete della bandiera ed a Bergamo per il gran gol del raddoppio. Non appartiene forse alle sue corde l’impostazione iniziale del gioco. Banner-Editoriale-Rocco-Crea

Ed allora cosa serve a questa Juventus, un nuovo Pirlo? No. Un nuovo Mozart non esiste, e sarebbe folle credere di riuscire a scovarlo già formato. Più facile rimanere ancorati alla realtà e definire l’identikit di un centrocampista costante nel rendimento e adatto a ricoprire il ruolo di vice Marchisio. Leader silenzioso, amante dell’organizzazione di gioco e dotato di piedi buoni, nessuno appare migliore di Lucas Biglia. Il centrocampista della Lazio ha la stessa età del principino (entrambi nati a gennaio ’86) ma anche un palmares di vittorie e trofei decisamente meno ricco. La voglia di compiere il salto di qualità definitivo in una società che possa garantirgli più chances di vincere qualcosa è dunque comprensibile, oltre che legittima. L’età matura è stata raggiunta del resto, ecco perchè sembra essere arrivato anche il momento di lasciare la capitale e il presente alle spalle. L’argentino, difatti, pare abbia rifiutato addirittura i 3 milioni di euro proposti da Lotito per il rinnovo del contratto pur di cambiare aria. Una mossa anche coraggiosa la sua, considerando i recenti pugni di ferro adoperati dal patron bianconceleste. Su tutti ricordiamo i casi contrattuali legati a Pandev, Ledesma, Foggia, De Silvestri, Cavanda e Diakitè. E la società di c.so Galileo Ferraris? Agnelli e Marotta non godono certo di rapporti idilliaci con Lotito, ma il mercato impone ad ambo le parti l’obbligo di andare oltre le rispettive simpatie personali e di intavolare possibili trattative qualora ci fossero giusti e concreti spiragli. Alla Juventus serve il regista dunque, alla Lazio i capitali per vivere da protagonista il prossimo mercato, dopo una stagione deludente in cui la Curva Nord ha saputo regalare più fischi che apprezzamenti.

Giocatori dell’età di Biglia (30 anni), ma anche Candreva, sono ormai giunti ad un bivio cruciale della loro carriera. Un bivio che impone loro una scelta professionale importante: provare a vincere lo Scudetto altrove o aspettare di conoscere i progetti futuri di Lotito? La Lazio intanto fissa il prezzo del cartellino (in scadenza a giugno 2018) a 30 milioni di euro. Un’enormità. Marotta non arriverebbe mai a ricoprire l’intera cifra con il solo cash, neanche ad avere il benestare di Andrea Agnelli o soldi extra da poter investire sul mercato. Più facile prevedere un gioco al ribasso portato avanti dalla Juventus, che potrebbe prevedere l’inserimento in trattativa nientemeno che di Domenico Berardi, che proprio alla Lazio piace parecchio. Tuttavia appare difficile che il giovane attaccante calabrese accetti la corte dei biancocelesti. Ma occhio allo stesso Hernanes e ad un possibile ritorno di fiamma proprio nella capitale, che ad oggi rappresenta la città in cui meglio è riuscito ad esprimersi in Italia. Il Profeta ha sicuramente lasciato un ottimo ricordo a Formello, e chissà che in sede di trattativa non possa rappresentare una valida pedina da inserire per abbassare le pretese economiche capitoline. Due destini che si incroceranno già domani allo Stadium, quelli dell’argentino e del brasiliano. Due destini che potrebbero percorrere strade opposte alla ricerca dell’El Dorado.

Rocco Crea (Twitter @Rocco_Crea)

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