La Juventus è sportivamente impegnata nel centrare un appuntamento con la Storia. Il 5° scudetto consecutivo sarebbe la degna consacrazione di un gruppo che ha già legittimato una superiorità indiscussa e indiscutibile. Quest’anno ancora di più, alla luce della partenza ad handicap dei bianconeri, quanto fatto finora dalla banda Allegri assume contorni che fanno pensare ad un’impresa. Ma questa Juve non si adagia sugli allori passati e sui fasti del presente. Se c’è qualcosa che contraddistingue i bianconeri, è la capacità di pianificare attentamente il futuro. La società di Corso Galfer sa benissimo che per confermare il trend e continuare a incanalare successi, è fondamentale poter contare su un ricambio generazionale che assicuri continuità di risultati e, come detto, quel ricambio generazionale fisiologicamente necessario. Reparto per reparto, potrebbero esservi presto interventi di mercato e lungi da noi dare lezioni a Marotta e Paratici che tanto abilmente si sono mossi finora, strappando talenti alla concorrenza dei migliori club italiani ed europei. Vogliamo, comunque, fare una rapida analisi della rosa attuale e permetterci di suggerire dove intervenire.
TRA I PALI – Detto che tra i pali Buffon è insostituibile e che il ruolo di protettore della rete bianconera sarà suo finchè non sarà lui stesso ad appendere i guanti al chiodo, va sottolineato come dietro di lui ci siano dei profili interessanti che andrebbero tenuti in considerazione. Tralasciando voli pindarici, chi davvero potrebbe far comodo a Madama è uno scontento di lusso come Salvatore Sirigu che, sotto la Torre Eiffel, si trova relegato al ruolo di 12esimo. Operazione che non sarebbe comunque semplicissima ed è per questo che si monitorano altri nomi. Antonio Mirante, anche per i problemi legati ai giocatori del vivaio per il prossimo anno, potrebbe essere un’opzione interessante.
LA DIFESA – Passando alla difesa, la Juve sembra aver già iniziato le manovre per il restyling del muro da erigere e mantenere eretto davanti a Buffon. Rugani procede nel suo percorso di crescita e siamo sicuri rappresenterà una certezza nella difesa dei prossimi anni, in tandem con il leader Bonucci. Tuttavia, almeno numericamente la Juventus dovrà valutare un colpo in entrata per sopperire alla probabile partenza di Caceres. Sono stati fatti tanti nomi, tra cui Benatia e Vermalen. Difficile arrivare ad entrambi senza un esborso economico importante. Inoltre, da non sottovalutare la situazione sulle fasce. Con la partenza quasi certa di Cuadrado, di ritorno a Londra sponda Chelsea, servirà un giocatore in grado di sopperire alla sua assenza e far rifiatare Lichsteiner, apparso in calo di rendimento questa stagione. Ruotano tanti nomi per la fascia destra, gli ultimi e più accreditati sono quelli di Sime Vrsaljko (92) del Sassuolo e Silvan Widmer (93) in forza all’Udinese. Entrambe le società potrebbero agevolare la trattava alla luce dei tanti affari condotti in sintonia con i bianconeri in questi ultimi anni. Entrambi i giocatori hanno il gradimento di Allegri, che tuttavia ha segnalato anche un altro nome: si tratta di Mattia De Sciglio (93). Il ragazzo è già stato allenato dal tecnico livornese ai tempi del Milan e sarebbe stato proprio “Il Conte Max” ad averlo espressamente richiesto a Marotta come sostituto di Lichsteiner.
IL CENTROCAMPO – Spostandoci a centrocampo, il discorso si fa più delicato. A meno di clamorose cessioni (Pogba), il reparto mediano necessità quanto meno dell’innesto di un giocatore di personalità che sappia coniugare sostanza e qualità. Un alter ego di Marchisio sarebbe l’ideale, ma va da sé che non sia impresa semplice reperire un altro Principino. L’arrivo di Rolando Mandragora è una scommessa per il futuro, ma il giocatore, classe ’97, avrà certamente necessità di un inserimento graduale e sarebbe sbagliato scaricare sulle sue spalle un ruolo importante come quella di chiave di volta del centrocampo. Occhio alla trattativa per Yayà Toure: il centrocampista del City potrebbe essere un colpo low cost ideale.
L’ATTACCO – I dubbi maggiori sorgono guardando al reparto offensivo. Con Dybala intoccabile, le altre punte sembrano coinvolte in un balletto il cui cardine è Alvaro Morata. Sullo Spagnolo pende sempre la “recompra” madrilena e una sua partenza blinderebbe in automatico Zaza e Mandzukic. Inoltre, la sua cessione porterebbe la Juve a spostare le proprie attenzioni su una nuova punta di spessore. Nome più ricorrente è quello di Edinson Cavani, punta del PSG il cui destino è, anche in questo caso, però legato a doppio filo con quello di Ibrahimovic: se parte lo svedese, difficilmente il PSG si priverà dell’ex Napoli e Palermo. In bianconero tutti intoccabili, per il momento e salvo offerte irrinunciabili. Di questi giorni sono i rumor che vogliono alcuni club di Premier, Totthenam su tutti, molto interessati sia a Zaza sia a Mandzukic. Per ora la Juve respinge ogni avance, ma davanti ad una cifra importante, diciamo sui 30 milioni, probabilmente valuterebbe la cessione di uno dei suoi arieti.
E IL TREQUARTISTA… – Ultima menzione va alla trequarti, reparto orfano del miglior Pereyra visto la scorsa stagione. La Juventus, in caso di cessione di uno degli attaccanti, potrebbe anche virare con decisione verso il cambio di modulo e puntare tutto su un trequartista di qualità. Anche qui, tanti nomi, tra cui spiccano quelli di Oscar del Chelsea, Isco da Madrid che potrebbe eventualmente rientrare nell’operazione Morata e, ultimo solo in questa voce, un giovane Italiano che ha già mostrato cose più che positive in terra nostrana: parliamo di Riccardo Saponara che ha già saputo conquistare l’Azzurro e che sembra pronto alla maturità e alla consacrazione tra i grandi. Ma occhio anche alla Primavera di Fabio Grosso, dove ci sono due gioiellini come Clemenza e Vadalà che promettono grandi cose.
Una cosa è sicura: la Juventus si gode il presente e programma il futuro, perché la differenza tra la Juventus e altri club è la programmazione e mai come in questi anni sarà fondamentale programmare i successi del futuro!
Salvatore Listo