L’ex Juventus Claudio Marchisio ha rilasciato alcune dichiarazioni nel prepartita di Juventus-Aston Villa, soffermandosi su chi potrà decidere la sfida.
Giornata di Champions in casa Juventus: questa sera i bianconeri scenderanno in campo a Birmingham contro l’Aston Villa del basco Unay Emery, l’allenatore delle notti europee, capace di conquistare in 4 occasioni differenti l’Europa League, record di questa competizione. La Juventus conosce molto bene i Villans visto che in estate hanno imbastito con gli inglesi la maxi operazione Douglas Luiz, operazione che fino ad ora ha dato risultati modesti dal punto di vista calcistico, è nota la situazione del brasiliano in casa Juventus mentre le due contropartite, Barrenechea e Iling, sono state cedute in prestito, ma che ha contribuito a mettere a posto il bilancio dell’Aston Villa.
La Juventus arriva a questa sfida particolarmente incerottata con 8 assenze importanti e soprattutto col vuoto di potere lasciato dalle assenze contemporanee di Vlahovic, Milik e Nico Gonzalez: sull’eventuale sostituto e su altri temi relativi alla sfida si è espresso Claudio Marchisio, bandiera bianconera e opinionista.
Juventus, Marchisio: “Mi aspetto Timothy prima punta”
In vista della sfida Champions contro l’Aston Villa, Claudio Marchisio è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport per parlare della situazione infortunati e delle insidie relative che nascondono gli inglesi: “La Juve ha tanti assenti importanti. Ci vorranno personalità e lo spirito visto a Lipsia. Mi aspetto Timothy prima punta e sono convinto che con la sua velocità possa essere decisivo in ripartenza”.
Una dei temi di maggior discussione degli ultimi giorni sono le performance di Teun Koopmeiners, arrivato in pompa magna dall’Atalanta per la cifra monstre di quasi 60 milioni e fino ad ora, tra ambientamento fisiologico e infortuni, non ha ancora inciso con la maglia bianconera: “Sarà importante anche Koopmeiners: è stato acquistato per fare la differenza e in queste serate si deve caricare la Juve sulle spalle. Ci sono giocatori che hanno un impatto immediato e altri che impiegano più tempo. Koopmeiners ha alternato prestazioni positive ad altre meno buone. Quando è mancato per infortunio, si è compreso ancora meglio il suo peso in mezzo al campo“.
Infine, una battuta anche su Yildiz, arrivato teenager alla Juventus e impostosi in breve tempo come nuovo numero 10: “Yildiz ha soltanto 19 anni ed è alla prima stagione da titolare nella Juventus: gli va dato anche il tempo di sbagliare. Il talento, però, non si discute e speriamo lo mostri anche al Villa Park“.