Piove sul bagnato per la Juventus: Tuttosport ha appena riportato un problema che riguarda Kenan Yildiz, di cosa si tratta.
Milan-Juventus è la super sfida della tredicesima giornata di Serie A. San Siro è già sold out: gli uomini di Thiago Motta scenderanno in campo in un vero e proprio inferno rossonero, con il pubblico di casa che cercherà di spingere la truppa di Fonseca per provare a riaprire il discorso scudetto. La Juve arriva tuttavia al match del Meazza con grossi problemi di formazione. Thiago Motta ha perso Gleison Bremer e Juan Cabal e non potrà più averli a disposizione per tutto il resto della stagione: oltre ai due difensori mancheranno ancora Nico Gonzalez, Milik, Douglas Luiz e Adzic.
Le brutte notizie non finiscono qui: gli esami effettuati da Dusan Vlahovic dopo il problema avuto in Nazionale non hanno fatto emergere lesioni ma per precauzione il centravanti serbo salterà il big match di domani (e forse anche la gara di Champions contro l’Aston Villa). Per non farsi mancare nulla proprio in queste ore è venuto fuori anche un altro problema, stavolta a carico di Kenan Yildiz.
Juve, allarme per Yildiz: i dati parlano chiaro
Per fortuna non si tratta di forfait: il gioiello turco sta bene e sarà regolarmente in campo domani al Meazza, forse anche nel ruolo di centravanti vista l’assenza di Vlahovic. Tuttavia gli ultimi dati hanno sottolineato come Yildiz si ritrovi a fare spesso più lavoro difensivo rispetto a Leao, l’altro atteso protagonista dello scontro di domani alle 18.
Yildiz e Leao, ovvero i due numeri dieci di Juventus e Milan, hanno delle differenze ben precise. Il bianconero, infatti, è più coinvolto nella manovra, come si può vedere chiaramente dai numeri.
Yildiz fa più fase difensiva rispetto a Leao
Yildiz è anche più preciso di Leao nei passaggi e finora a San Siro ha realizzato due reti (entrambe contro l’Inter nel pazzo 4-4), mentre il portoghese è ancora a bocca asciutta. Ma l’aspetto che fa maggiormente riflettere è proprio quello che riguarda la fase difensiva, che Yildiz sembra svolgere molto di più rispetto all’attaccante del Milan.
Se da una parte il fatto che un ragazzo così giovane dia una mano alla squadra può essere certamente visto come un fatto positivo, dall’altra ci si chiede se questo ‘sacrificio’ non vada a compromettere la sua efficacia in fase offensiva.