Juve, che rimpianto: determinante nella rivale, poteva vestire il bianconero

La Juventus si mangia le mani: nella rivale è determinante, il rimpianto è davvero grande nei confronti di un calciatore

Sesto posto in classifica con 24 punti, due soli in meno del Napoli capolista con sei club nel giro di du lunghezze. Un vero e proprio mischione in avanti, quella è la Serie A attuale nell’ultimo turno prima della sosta. Tutti in corsa per lo scudetto, con i bianconeri che sono ancora l’unica squadra a non aver ancora perso in questo campionato.

Sei vittorie ed altrettanti pareggi in 12 giornate e la speranza di aver superato indenni il momento di difficoltà con due pareggi consecutivi e sei gol incassati. La difesa è tornata nuovamente blindata, chiusa ermeticamente con Motta che ha trovato la quadratura del cerchio al grave infortunio di Bremer. Certo, l’allenatore si aspetta però dal mercato di gennaio un rinforzo valido per poter affrontare anche la seconda parte di stagione.

In difesa è quasi obbligatorio acquistare un elemento, come ha pealtro ammesso lo stesso Giuntoli non più tardi di qualche giorno fa, ma non solo il reparto arretrato va rinforzato.

Juve, guarda Kean: già otto gol nella Fiorentina

La Juventus, al momento, ha un solo centravanti di ruolo, Dusan Vlahovic. L’altro, Arkadiusz Milik, è nuovamente infortunato ed al momento i tempi di recupero sono pressocché sconosciuti. Servirebbe un ricambio per il centravanti serbo che sta iniziando anche ad accusare la fatica delle tante partite ravvicinate in cui è stato spedito in campo forzatamente.

Ed il grande rimpianto in casa Juve ha un nome ed un cognome: si tratta di Moise Kean. Ceduto in estate senza troppe riflessioni alla Fiorentina, al momento è l’attaccante più in forma del campionato insieme a Retegui, per la gioia di Spalletti.

Moise Kean
Juve, guarda Kean: già otto gol nella Fiorentina (Ansa Foto) – SpazioJ

Un periodo di ambientamento naturale a Firenze poi dalla quarta ha iniziato a segnare a raffica: gol contro il Monza, poi con l’Atalanta, doppietta alla Roma, rete al Torino e tripletta ieri che ha steso il Verona. E sono già otto in Serie A per una media che ha fine stagione gli farebbe scollinare la cifra dei 20 gol.

La tripletta di ieri, peraltro, ha unito velocità, tecnica e potenza oltre al fiuto del gol di un centravanti che ha appena 24 anni. Insomma, una media realizzativa di tutto rispetto, con i suoi gol che hanno spinto la Fiorentina fino al secondo posto in classifica.

Numeri che stridono con il desolante “zero” della scorsa stagione in maglia bianconera ma chissà se fosse rimasto alla Juve sotto la guida di Thiago Motta.

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