Danilo capro espiatorio della Juventus ma le statistiche svelano un altro rendimento da parte del difensore bianconero
Non è stato certo il miglior inizio di stagione da quando veste la maglia della Juventus per Danilo. Ma da qui a farlo passare come il capro epiatorio o come il problema di tutti i mali del club bianconero, beh, ce ne passa eccome. Arrivato nella stagione 2019/2020 dal Manchester City, Danilo è stato fin da subito un punto imprescindibile per tutti gli allenatori.
Addirittura indipensabile per Massimiliano Allegri che non rinunciava mai al difensore brasiliano. D’altronde ha sempre fatto della duttilità il suo punto di forza: terzino destro principalmente, all’occorrenza è stato utilizzato anche sulla corsia opposta in una difesa a quattro ma anche come braccetto e difensore centrale a tre o quattro.
Insomma, un jolly della difesa, il capitano di una Juventus che ha vissuto stagioni non esaltanti ma al contempo ha lottato anche per grandi tranguardi, come l’ultima Coppa Italia vinta lo scorso mese di maggio. In questa stagione, solo sette presenze e 308′ totali in Serie A, due in Champions League e 117′ disputati. Il suo contratto scad nel prossimo mese di giugno ed il rinnovo automatico scatterà solo se Danilo disputerà il 50% delle presenze totali in stagione.
Danilo, i numeri parlano chiaro: il rendimento del capitano
Danilo, dicevamo, capro espiatorio della Juventus. La retroguardia bianconera, dopo i 628′ di imbattibilità in campionato, nelle ultime gare ha registrato un calo di prestazioni, dovute soprattutto all’infortunio di Bremer. Quattro gol incassati dall’Inter e due dal Parma e le prime critiche piovute proprio sul capitano. Danilo che, peraltro, contro i Ducali è il calciatore che ha percorso più chilometri in campo come rivelano i dati Gps. Insomma, il numero 6 non si risparmia mai.
Se analizziamo i dati relativi alle gare di Champions League, nelle due gare in cui Danilo non è sceso in campo, quattro i punti ottenuti dai bianconeri ma con tre reti incassate. Nei due match in cui il capitano ha giocato, invece, tre punti conquistati ma due reti al passivo: partite, peraltro, che hanno impegnato maggiormente i calciatori bianconeri autori di 39 disimpegni e 34 tackle rispetto ai 27 e 26 delle gare in cui il brasiliano non ha giocato.
Con Danilo in campo la difesa ha recuperato 81 palloni a fronte dei 69 ed i tackle andati a buon fine sono del 62%, con un +12% rispetto al 50% registrato contro Lille e Lipsia. Inviariata, invece, l’efficacia nei disimpegni (84% contro 85%). E come se non bastasse, in un rapido confronto tra tutti i centrali attualmente a disposizione di Thiago Motta, Danilo è il secondo per rendimento in ogni classifica relativa alle gare di Champions League.
Il brasiliano, dopo Cabal, è il calciatore che ha vinto più contrasti (3 contro i 4 dell’ex Verona, con Gatti e Kalulu – rispettivamente – a quota 1 e 0), mentre sono 5 i palloni recuperati a gara, secondo nella speciale classifica alle spalle di Gatti (6,3) ma davanti a Cabal e Kalulu (rispettivamente 4,5 e 3,5). E dietro l’ex Frosinone anche nei disimpegni riusciti (3 contro i 3,6 di Gatti, i 2,5 di Kalulu e 1,5 di Cabal).
Staistiche che evidenziano come Danilo, pur se con qualche sbavatura, rende solido il reparto arretrato e da un contributo fondamentale nella gestione della pressione difensiva.