Il difensore è arrivato dal Milan in prestito con diritto di riscatto e sta conquistandosi la permanenza a suon di prestazioni.
Il mercato estivo della Juventus è stato scoppiettante sotto molti punti di vista: dopo gli arrivi di Douglas Luiz, Kephren Thuram e Michele Di Gregorio, il grande sogno della Juventus era stato Riccardo Calafiori, a lungo corteggiato dalla Vecchia Signora, su indicazione di Thiago Motta, prima di decidere di accasarsi in Premier per vestire la maglia dell’Arsenal.
La Juventus decise quindi di virare su Jean-Clair Todibo, centrale scuola Barcellona e di proprietà del Nizza, passato poi al West Ham per 40 milioni di euro: con l’uscita anche di Rugani, volato ad Amsterdam per giocare con l’Ajax, quella del centrale di difesa era diventata una vera necessità. Gli incroci di mercato hanno portato alla corte di Motta il francese Pierre Kalulu, messo alla porta dal Milan dopo l’arrivo di Pavlovic.
Dopo un inizio in panchina, Kalulu si è subito imposto nella difesa bianconera, giocando indistintamente sia da terzino bloccato che da centrale di difesa, guadagnandosi la stima dei tifosi e dell’allenatore, sublimando questa suo inizio di stagione con la super prestazione di Lipsia, evitando almeno 2 gol fatti. Per il francese ex Lione la prospettiva del riscatto si fa sempre più concreta.
Juventus, da alternativa a inamovibile: Kalulu punta al riscatto
Che non fosse arrivato per fare il titolare era cosa risaputa: ad inizio stagione si immaginava una Juventus disegnata a 4 dietro, con Danilo-Gatti-Bremer e Cambiaso. Il francese invece ha scalato velocemente le gerarchie di Motta, imponendosi sia da terzino destro che da centrale di fianco ad uno dei “titolarissimi”: l’infortunio di Bremer, per il quale si parla di stagione finita, e la scarsa forma di Danilo non potranno far altro che far aumentare ancora di più il minutaggio dell’ex Milan.
La trattativa tra Juventus e Milan che ha portato Kalulu in bianconero è durata pochi giorni, e ha messo d’accordo tutti con il giocatore che chiedeva più spazio, Motta che ha un rinforzo in più per la difesa come chiedeva e il Milan che ha guadagnato da un giocatore finito indietro nelle scelte del nuovo allenatore. I due club si accordarono per un prestito oneroso a 3.5 milioni con diritto di riscatto.
La cifra pattuita per il riscatto era di 14 milioni di euro, ai quali aggiungere ulteriori 3 milioni di eventuali bonus oltre al 10% di percentuale sulla futura rivendita dell’ex Lione.