Il vice presidente della UEFA, Zibi Boniek, ex Juventus, esalta un aspetto della Vecchia signora che potrebbe darle speranza in Serie A.
Siamo appena al 30 di settembre e le partite di campionato giocate sono state solo 6, eppure è già tempo di primi bilanci per scoprire chi quest’anno potrà dare fastidio all’Inter nella corsa scudetto. La Juventus di Thiago Motta è ancora un cantiere aperto, come dimostrano i tre 0-0 di fila maturati contro Empoli, Roma e Napoli, eppure le basi messe sembrano solide e promettere bene.
Nel novero dei papabili alla corsa scudetto rientra poi il Napoli di Antonio Conte, figlio di scelte estive che al momento sembrano azzeccatissime e che può contare sul vantaggio di non avere le coppe europee, potendo quindi lavorare e recuperare durante tutta la settimana.
Sulle chances scudetto di queste due squadre e su altri temi si è espresso il vice presidente della UEFA, Zibi Boniek, che ha individuato un particolare che può far sperare i tifosi bianconeri.
Juventus, Boniek: “Juventus leggermente dietro”
Intervenuto a ‘Radio Goal’ su Kiss Kiss Napoli, l’ex Juventus Zibi Boniek ha tracciato un primo bilancio di questa parte di stagione, andando a toccare anche il tema del calendario fitto, uno degli aspetti più caldi di queste ultime settimane: “Le partite di Coppa non c’entrano niente con il campionato, i professionisti non possono accusare stanchezza per colpa della Champions, le squadre europee come Manchester City o Real o PSG vincono lo stesso il campionato“.
Boniek ha poi parlato delle sue favorite per la vittoria dello scudetto: “Il Napoli quest’anno mi piace moltissimo perché mi piace Conte, lo conosco e so come lavora. Una griglia scudetto per me vede davanti Inter e Napoli“, mettendo dietro queste squadre la Juventus: “Vedo la Juventus leggermente dietro perché deve ancora lavorare tanto. Però saltare a conclusioni dopo sei giornate è veramente difficile“.
Il vice presidente Uefa però ha individuato nella difesa dei bianconeri una fonte di speranza per inserirsi nella corsa: “La Juventus ancora non ha subito gol e questo è molto importante. Anche il Napoli ha una buona difesa, ma ha un centravanti che in Italia fa sempre la differenza ma fatica a mantenere la condizione fisica“.
Infine, secondo Boniek non esiste un problema calendari, la stanchezza dei calciatori sarebbe più mentale che fisica: “Il problema della stanchezza è semplicemente mentale, i calciatori non possono dire che in tre giorni non possono fare 12 km a partita. In tutta d’Europa si fa la vita del calciatore e soprattutto ci si deve allenare in maniera professionale. I club aumentano le partite perché devono pagare di più i calciatori, quindi aumentare i profitti“.