Conferenza stampa Thuram, le dichiarazioni in conferenza stampa del nuovo giocatore acquistato dalla Juventus.
Giornata memorabile per Khéphren Thuram. Il nuovo acquisto della Juventus (nonché figlio della vecchia conoscenza bianconera Lilian Thuram) ha concluso da poco la sua conferenza stampa di presentazione.
Il centrocampista francese è dunque pronto a vivere la sua prima stagione da protagonista in un grande club. Quest’anno, infatti, sotto gli ordini di Thiago Motta, giocherà competizioni del calibro di Champions League e Serie A. Di seguito le sue dichiarazioni.
Conferenza stampa Thuram: “Pogba e Vieira i miei idoli”
PRIME SENZAZIONI – “Buongiorno a tutti. La prima settimana l’ho passata alla grande: sto lavorando bene con il gruppo e con il mister “.
LA JUVENTUS – “Mio padre mi ha detto che la Juventus per lui è la più grande squadra al mondo e mi ha detto di approfittare di ogni momento trascorso qui: è un’occasione di apprendimento enorme e di crescita personale e professionale. Per me è davvero un sogno essere qui“.
TODIBO – “Abbiamo parlato ma non di Juventus. Ora vedremo se arriverà qui o meno“.
SCUDETTI FESTEGGIATI DA PICCOLO – “Ero molto piccolo quando festeggiavo gli scudetti di mio padre ma spero di festeggiarne ancora da giocatore. Mio padre – in caso di vittoria dello scudetto – festeggerà come fatto con Marcus“.
THIAGO MOTTA – “Thiago Motta è stato un giocatore eccezionale, sono sicuro che posso solo imparare da lui. Sicuramente la sua presenza ha avuto la sua importanza nella mia scelta di venire qua“.
IDOLO E RUOLO – “I miei due idoli sono Pogba e Viera. Per quanto riguarda il ruolo non ne ho uno specifico: posso fare anche il play“.
MARCUS THURAM – “Secondo lui sono il fratello più forte? Lo dice perché mi vuole tanto bene, per me è lui il migliore della famiglia: è la mia fonte d’ispirazione“.
POGBA – “Non gli ho mai parlato direttamente. Io lo seguo da quando sono piccolo: ero fan anche dei suoi cambi di capigliatura!“.
CARATTERISTICHE MIGLIORI – “A me piace molto far girare la palla, ma anche verticalizzare. Per quanto riguarda la difesa riesco anche a recuperare palloni in modo aggressivo: mi sento un giocatore completo ma ho ancora tanta strada da fare. Potrei segnare di più ma non dev’essere la mia qualità più importante“.
LIVELLO SERIE A – “Le mie caratteristiche sono adatte alla Serie A. So che qua ci sono giocatori di altissimo livello dove la tattica regna sovrana”.
FARIOLI – “Farioli mi ha dato tanto. Mi ha soprattutto aspettato: io ero un leader in una squadra molto giovane. Mi parlava molto ed è stato fondamentale per me“.
IL DNA JUVENTUS – “Sono d’accordo: il destino voleva che io arrivassi qui. Henry e Viera mi hanno anche parlato della Juventus: erano entrambi molto orgogliosi di me“.