Juventus-Novara 1-0. Le pagelle dei bianconeri
Audero 6 – Il Novara a tratti fa un po’ paura, ma lui, a conti fatti, non deve compiere vere e proprie parate. Sta attento sui cross provenienti dalle fasce, siano bassi o alti. Il suo compito, oggi, è solo questo.
Vogliacco 6 – Prova nel complesso positiva. Tiene alta la concentrazione, limitando le sbavature, anche se non riesce ad eliminarle del tutto. Da rivedere alcuni anticipi e alcuni uno contro uno, ma non commette nessun errore grave.
Parodi 6 – Giulio Parodi spiegato in una partita. Alcune giocate bellissime ed eleganti, alternate ad errori inspiegabili. Commette, infatti. alcuni errori di lettura dell’azione che non si dovrebbero vedere da uno come lui, ma risponde positivamente in termini di leadership, dato che oggi spettava a lui guidare la difesa.
Coccolo 5.5 – Le qualità ci sono e su questo non ci sono dubbi. Appare, però, troppo timido e spesso impacciato in quello che sembra il ruolo più adatto alle sue caratteristiche. Soffre un pochino, ma in un percorso di crescita partite così servono tantissimo. E non ci sono dubbi che l’anno prossimo sarà un protagonista.
Eleuteri 5.5 – Non gioca da un po’ e si vede. L’impegno non manca ed è ammirevole, ma spesso finisce per schiacciare i piedi ai compagni e al momento di andare al cross non è sempre preciso. Anche lui, probabilmente, farà parte dell’ossatura della prossima Primavera. Tutta esperienza che sarà utile. (Dal 28′ st Kastanos 6 – La qualità si vede anche toccando pochi palloni e da solo mette in ansia la difesa del Novara, ma si divora il gol del raddoppio. Non gli piace segnare i gol facili e, soprattutto, c’è da lavorare sul destro).
Didiba 6 – Il fisico lo aiuta tanto, permettendogli di dominare tutti i palloni vaganti, ma troppo spesso finisce col scegliere la giocata sbagliata, calpestando sovente la zona di competenza del collega di reparto. Si rende protagonista, comunque, di alcune buone giocate, come qualche verticalizzazione soprattutto nella prima frazione, ma ha sulla coscienza il mancato gol del raddoppio. Fantastico il portiere avversario, ma troppo morbido lui.
Toure 6.5 – Molto più ordinato di Didiba, cerca di rispettare al meglio i compiti assegnatigli da Grosso e nel complesso ci riesce. Pochi fronzoli, bada sempre al sodo, recuperando alcuni palloni importanti e dando una mano ai tre della difesa in qualche situazione potenzialmente complicata.
Beruatto 6.5 – Poco appariscente, corre tanto e con ordine, seguendo lo schema mentale fornitogli da Grosso. I movimenti, infatti, sono quelli giusti e se non va in gol deve prendersela tantissimo con la sfortuna. Aveva fatto vedere buone cose al Viareggio e continua a confermarle.
Vadalà 6.5 – Il gol decisivo lo segna ancora lui, freddissimo dal dischetto. Inizialmente pare nervoso, ma è bravo a non farsi travolgere dalla rabbia ed essere sempre nel vivo della manovra, abbassandosi anche di qualche metro quando necessario. Cala col passare dei minuti, quando la stanchezza si fa un po’ sentire, ma gli è decisamente concesso. (Dal 28′ st Favilli 6.5 – Diciamo al verità: era mancato. In avanti dà tutt’altro peso e soprattutto dà vita ad almeno tre azioni che non si trasformano in gol solo per poco. Valore aggiunto in vista della finale di Coppa Italia).
Kean 5.5 – Buona partita in fase offensiva, con giocate intelligenti e qualche incursione pericolosa, ma da rivedere in fase di non possesso, quando non sempre compie i movimenti necessari. Da matita rossa l’espulsione finale. Arbitro troppo severo, ma il suo era un intervento in ritardo e senza senso. Inaccettabile. E non c’è età che tenga.
Di Massimo 6 – Partita di buon livello. Si guadagna il rigore del vantaggio ed è costantemente pericoloso, con alcune giocate davvero da applausi e una grinta che carica anche gli spettatori. Un passo indietro, però, in termini di spirito di squadra. Passa troppo poco il pallone e spesso lo si vede anche lamentarsi con i compagni in maniera plateale. Cosa che in un gruppo così è decisamente fuori contesto. (Dal 12′ st Bove 6 – Entra quando la qualità in mezzo al campo non serve quasi più, ma prova comunque a mettere ordine e soprattutto non si tira indietro quando c’è da difendere).
Grosso 7 – Cambia modulo, cambiano uomini e ha ancora ragione lui. La squadra è meno bella del solito, ma le giocate decisive sono sempre giuste, tanto che se il risultato finale non è più ampio è solo per l’imprecisione dei suoi e un grande Frattini.
Edoardo Siddi