Lippi durante il Festival della Serie A ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno dell’incredibile. Le parole dell’ex allenatore hanno scatenato la polemica.
In questo weekend a Parma si sta tenendo il Festival della Serie A, tantissimi gli ospiti tra cui leggende che hanno scritto la storia del calcio italiano. Tra i tanti volti noti che ogni giorno rilasciano interviste e dichiarazioni tra loro c’è stato anche Marcello Lippi, ex allenatore della Juventus e della stessa Nazionale, che tra una settimana sarà impegnata con la prima gara valida per gli Europei. Per l’occasione L’ex allenatore è stato intervistato dal direttore di ‘Tuttosport’ Guido Vaciago e tra le diverse curiosità chieste non potevano di certo le domande sui suoi anni in bianconero.
“La maglia della Juve è pesante sì, però, contemporaneamente alla pesantezza della maglia e delle responsabilità c’è anche la soddisfazione che hai a rappresentare una delle società più importanti del mondo. Quando succede questo e riesci a fare subito buoni risultati allora è molto bello”. Queste le sue parole sull’importanza che ha la maglia bianconera per chiunque la indossa. Parole sicuramente non dette a caso dopo l’ultima stagione della Juventus e quanto successo con Max Allegri. Forse però le dichiarazioni di Lippi sono anche un velato invito per quei bianconeri che in questo momento sono in bilico per il proprio futuro.
Lippi sicuro: “È stata più bella la Champions con la Juve”
Lippi è stato un campione, è riuscito a vincere sia l’ultima Champions del 1996 con la Juventus a Roma e poi ha anche portato a casa la vittoria del Mondiale del 2006 a Berlino. Un mister del genere non si può che non definire vincente.
Ma a quanto pare vincere la massima competizione europea con la propria squadra è una cosa e vincere il Mondiale con la Nazionale è ancora un’altra cosa, motivo per il quale il giornalista ha chiesto all’allenatore, in caso di scelta, su quale vittoria sarebbe ricaduta la sua, di seguito le parole del tecnico:
“È stata più bella la vittoria a Roma nel 96, perché l’altra è avvenuta 10 anni dopo, 10 anni di grandi successi, in cui abbiamo vinto 5 scudetti, 4 finali di Champions League e tutto quello che c’era da vincere lo avevamo vinto, perciò c’era la consapevolezza di aver raggiunto livelli di squadra molto importante. Poi arriva la Nazionale, diventi campione del mondo, che è fantastico, però viene dopo 10 anni di grandi successi, perciò penso sia stata più importante la prima”.