Torneo di Viareggio, Juventus-Palermo 3-2. Le pagelle dei bianconeri. Decide Di Massimo, Kastanos migliore in campo

Torneo di Viareggio, Juventus-Palermo 3-2. Le pagelle dei bianconeri 

Del Favero 6.5 – Erroraccio sul primo gol e diverse imprecisioni nel corso del primo tempo, ma nella ripresa è decisivo. Tiene a galla una Juve in evidente difficoltà con tre interventi bellissimi, di cui uno semplicemente spettacolare. Trasmette poi la carica ai compagni ed è sempre deciso e sicuro in uscita. Da manuale su come riscattare un brutto errore.

Lirola 6 – Osservato speciale dopo la prova magistrale con lo Spezia e le grandi prestazioni di questa stagione, non cerca di strafare, svolgendo al meglio il suo compito e rappresentando sempre un pericolo costante per la difesa avversaria, oltre che difendendo con ordine. Gara matura.

Blanco Moreno 6.5 – La Gumina è un cliente difficilissimo, ma lui risponde colpo su colpo, limitando al massimo un giocatore difficilissimo da annullare. Di fatto, commette un solo errore, perdendo un uno contro uno contro il neoentrato Bonfiglio che grazie a Del Favero si rivela ininfluente. L’atteggiamento e le parole a fine gara, comunque, sono da capitano vero.

Severin 5.5 – Tremendamente ingenuo il fallo che manda dagli undici metri La Gumina. Poteva essere un errore fatale, ma Del Favero e Di Massimo gli alleggeriscono la coscienza. Episodio a parte, non trasmette mai la sicurezza necessaria.

Coccolo 6 – Partita difficile. La sua prova cresce di livello proprio nel momento più complicato, quando la squadra soffre e dalle sue parti Bonfiglio e Lo Faso cominciano a fare davvero paura. Pochi fronzoli, tanta grinta. Oggi serviva questo.

fabio-grosso-juventus-comMacek 7 – Dopo due gare in cui non aveva brillato, il ceco torna decisivo. Mette lo zampino sul gol del vantaggio firmato Kastanos e poi si guadagna con una caparbietà meravigliosa il rigore del raddoppio. Intorno, tante belle giocate e un ruolo da trascinatore determinante.  (Dal 26′ st Didiba 6 – Lotta e ci mette fisico. Esattamente ciò che serviva)

Bove 6.5 – Confermato in cabina di regia, dà continuità alla buona prestazione offerta contro lo Spezia, facendosi trovare sempre pronto al momento di smistare il pallone e provando a dare ordine in mezzo al campo. Sfiora anche il gol con una pregevolissima punizione.  (Dal 26′ st Di Massimo 7 – Entra e la decide. Cos’altro chiedere? Si guadagna il rigore a quattro minuti dalla fine e con freddezza e personalità lo trasforma. Decisivo).

Cassata 6 – Partita complicata contro un centrocampo solido e che poteva vantare anche superiorità numerica. Con grinta e dedizione riesce a farsi valere, combattendo anche quando le energie iniziano ad abbandonarlo. Rischia l’espulsione in un momento cardine, ma Valeri lo grazia.

Vadalà 6 – Non brilla e si divora il gol del raddoppio subito dopo il vantaggio firmato Kastanos, ma poi è bravo a trasformare il rigore del 2-0. Paradossalmente, si fa apprezzare di più in fase difensiva, con alcuni recuperi davvero da applausi. Simbolo di un gruppo unito che ha decisamente imparato cos’è lo spirito di sacrificio.

Morselli 5 – La sua titolarità è la sorpresa di giornata, ma, come a La Spezia, fatica terribilmente, non riuscendo a essere incisivo. Spreca diverse buone occasioni e non riesce nemmeno a far salire la squadra quando necessario. Male su tutta la linea. (Dal 17′ st Toure 6 – Non spacca la partita come aveva fatto con lo Spezia, ma fa comunque il suo).

Kastanos 7 – Man of the match. L’unico là davanti a dare una costante sensazione di pericolosità, segna il vantaggio con un grandissimo gol nel primo tempo e poi combatte, accompagnando alla solita grinta pregevoli giocate. Considerando che non stava benissimo, merita solo lunghissimi applausi.

Grosso 8 – Diciamolo pure: gran parte del trofeo è merito suo. La squadra è solida, va oltre le assenze e, soprattutto, riesce a reagire a qualsiasi situazione. In questo caso parlare di gruppo, spirito di squadra e cultura del lavoro non è affatto retorica. Non c’è solo la qualità dei ragazzi dietro questo grande traguardo. Una piccola rivincita dopo troppe critiche.

Edoardo Siddi

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