Negli ultimi giorni si è fortemente sparsa la voce, tra conferme e smentite, di un accordo ormai totale tra Bayern e Juventus per il centrale marocchino Mehdi Benatia, attualmente in forza ai bavaresi. La trattavia, che molti media danno per vicinissima alla conclusione, prevede un prestito oneroso su base annuale per 2 milioni di euro e un riscatto fissato a 22 milioni. Praticamente, Juventus e Bayern andrebbero quasi a pareggiare l’affare Coman, chiuso in direzione Monaco la scorsa estate (2+27).
INNESTO NECESSARIO – Al di là delle cifre e di presunte ufficialità, vediamo di capire se e come Benatia potrebbe andare a integrarsi con la già collaudata BBC e quali benefici potrebbe portare alla retroguardia della Vecchia Signora.
Partiamo proprio da questo, la BBC: il trio Barzagli-Bonucci-Chiellini è sinonimo di affidabilità in casa Juve, ma quest’anno i tre mastini hanno avuto poche occasioni di dimostrare la loro efficacia a causa dei molteplici acciacchi che hanno colpito a turno Barzagli e Chiellini. Il quasi contemporaneo infortunio di Caceres ha dato la chance ad Allegri di provare Rugani che, dopo qualche incertezza iniziale, ha mostrato una buona crescita nelle ultime gare. Ecco il primo punto da considerare: Benatia alla Juve rappresenterebbe un enzima o un potenziale stop allo sviluppo del giovane ex Empoli? Detto che il marocchino è in grado di agire sia in una difesa a 3 sia in una difesa a 4, la sua duttilità tattica potrebbe permettere di far rifiatare a turno uno dei pilastri della BBC e allo stesso tempo rappresenterebbe un ottimo mentore per il giovane Rugani.
DUTTILITÀ E AFFIDABILITÀ – L’ex Roma può agilmente ricoprire tutti i ruoli richiesti attualmente da Allegri: può agire da libero, da marcatore avanzato o da centrale largo in una difesa a 3, così come è perfettamente in grado di fungere da centrale bloccato nel caso in cui si opti per una difesa a 4 elementi. Le capacità di anticipo e di lettura delle giocate offensive sembrano ricalcare perfettamente quelle espresse da Bonucci, mentre una visione di gioco attenta e ottime capacità di interdizione lo rendono l’alter ego ideale di Barzagli e Chiellini. Da non trascurare una buona propensione all’impostazione della manovra, un tassello cardine del gioco di Allegri, che, dalla partenza di Pirlo, si è sempre più affidato ai lanci di Bonucci dalle retrovie per innescare le punte o gli esterni.
Il giocatore conosce già la Serie A, avendo militato per 4 anni (3 a Udine, 1 a Roma) nella massima serie nazionale, il che eviterebbe problemi di ambientamento più che fisiologici quando si cambia campionato. Altro fattore che depone a favore di Benatia è l’età: seppur non giovanissimo, con i suoi 29 anni ad aprile, permetterebbe comunque di svecchiare la difesa bianconera (Barzagli 35, Chiellini 32), permettendo allo stesso tempo di poter contare su un centrale di grande affidamento per i prossimi anni. Inoltre, arriverebbe alla Juventus nel pieno della maturità agonistica, portando con sé un bagaglio di esperienza internazionale non indifferente e contribuendo ad innalzare ulteriormente quel muro quasi invalicabile davanti a Gigi Buffon.
TITOLARE AGGIUNTO – Difficile considerarlo una riserva di lusso, anche perché difficilmente Marotta spenderebbe 20-24 milioni per un comprimario, e non è semplice pensare che possa da subito scalzare uno di quei tre andando a comporre una BBB o una BBC alternativa. Ma, come detto, la sua duttilità e i recenti infortuni occorsi a Barzagli e Chiellini potrebbero ritagliargli lo spazio necessario per convincere gli addetti ai lavori del suo valore e aiutare, al contempo, la crescita di un giovane come Rugani senza affrettarne lo sviluppo. Da valutare sono, oltre alla cifra da investire, solo le condizioni fisiche del giocatore: 39 apparizioni appena negli ultimi 2 anni al Bayern sono decisamente un numero poco lusinghiero.
Il mercato è ancora lontano, ma i primi approcci sono già in corso: sarà Benatia la nuova “B” della collaudata BBC?
Salvatore Listo