Uno dei giocatori che ha più animato la prima metà di stagione è stato sicuramente Radu Dragusin, vecchia conoscenza bianconera. E proprio sull’addio alla Juve, il suo agente ha rivelato qualche scottante retroscena.
Sebbene molti lamentino un livello del campionato italiano ormai basso, non si può negare che la Serie A continui a sfornare campioni. L’ultimo, in ordine cronologico, è Radu Dragusin, difensore ex Genoa – nonché vecchia conoscenza bianconera – che, a gennaio, ha deciso di sposare la causa del Tottenham in Premier League.
Per il centrale classe 2002, la stagione era partita in grande spolvero: ben 19 partite con la maglia rossoblù (tutte disputate da titolare), ben 2 goal e 1 assist. La perla a disposizione di mister Gilardino ha sin da subito destato l’attenzione di molti club, soprattutto all’estero. E fra i quali gli Spurs hanno decisamente avuto la meglio.
Per quanto riguarda la sua nuova avventura in Inghilterra, il talento rumeno ha messo in cassaforte per ora solo otto minuti di gioco. Un avvio piuttosto timido, ma di sicuro tutt’altro che in salita.
I tifosi juventini, che come la propria società mantengono sempre un occhio di riguardo sui giovani, si sono chiesti il motivo per cui la Vecchia Signora ha deciso di liberarsi di un talento promettente come quello di Dragusin. Proprio su questa spinosa questione è tornato a parlare il suo agente, Florin Menea.
Juventus: il perché della cessione di Dragusin
Ospite a Radio CRC, Florin Menea ha commentato le varie offerte che erano state messe sul piatto da parte di diversi club, sia stranieri che italiani (tra cui campeggiano Milan e Napoli).
Ma soprattutto ha parlato della cessione da parte della dirigenza della Juventus, arrivata in maniera abbastanza improvvisa e inaspettata:
“Come mai la Juventus l’ha lasciato andare? Non lo so. Non pensavamo potesse crescere così rapidamente. Dragusin è un ragazzo molto intelligente, a scuola e all’università. È uno che fa autocritica molto rapidamente. Dopo ogni partita mi chiama e parliamo di tutte le giocate, mi chiede di correggerlo perché sa che sono sincero. Nessuno pensava avesse questa crescita”.
Che sia stato un errore di calcolo? Difficilmente i dirigenti bianconeri lasciano andare via così facilmente un prospetto giovane di grande qualità. Eppure il percorso di Dragusin alla Juve è stato davvero incredibile: dopo aver mosso i primi passi nell’Under 17 nel lontano 2018, da lì ha preso avvio una scalata piuttosto veloce che lo ha portato a vestire anche le maglie bianconere di Under 19, Next Gen e prima squadra.
Chissà: se le cose fossero andate diversamente, Dragusin sarebbe potuto essere oggi l’ennesima risorsa bianconera cresciuta nel vivaio e con la Next Gen vista sbocciare. Cosa che Radu sta già facendo, e anche molto bene, ma lontano dalle mura dell’Allianz Stadium.