Dopo la dolorosissima sconfitta con l’Inter che potrebbe costare lo Scudetto, la Juventus è pronta ad una rivoluzione in attacco. Allegri è pronto a cambiare completamente l’assetto della squadra.
Le polemiche mosse nel post-partita di San Siro vedevano – oltre ad una netta superiorità dei nerazzurri espressa durante tutti i 90 minuti – in Massimiliano Allegri l’unico capro espiatorio. Il tecnico livornese però, come ben sappiamo, ha la pelle molto dura e nel corso degli anni alla guida della Vecchia Signora, ha sempre saputo andare oltre alle accuse, anche a quelle più pesanti.
La chiave di lettura della partita è piuttosto nell’approccio degli 11 scesi in campo, con un atteggiamento completamente diverso rispetto agli avversari, sebbene sulla carta lo schema di gioco iniziale parta da una base comune, ovvero il 3-5-2.
Un ‘modus operandi’ troppo difensivista – al netto dell’occasione gettata al vento da Vlahovic – che non ha portato ai risultati sperati. Le verticalizzazioni nerazzurre, con un Çalhanoglu in splendida forma, non hanno trovato troppe difficoltà nella loro espressione. Da sottolineare però anche quello che è riuscito e anche bene. Lautaro Martinez, attaccante da 19 gol in 19 partite – prima di Inter-Juve – non è mai entrato in partita e non ha mai trovato un’occasione ghiotta per andare in gol.
La rivoluzione di Allegri: attacco a tre e maggior dominio offensivo
Un vecchio detto recitava così: “chi sbaglia impara”. Non che abbia sbagliato tanto nella sua carriera Max Allegri, ma purtroppo anche i migliori possono cadere in una serata ‘no’.
Dopo l’amara critica della stampa e social che invocavano a gran voce un tridente composto da Vlahovic, Chiesa e Yildiz, ecco che subito i tifosi vengono accontentati. Secondo le indiscrezioni infatti, sembrerebbe che il tecnico livornese stia entrando nell’ottica di rivoluzionare l’assetto del reparto avanzato bianconero. Una maggior presenza nella metà campo avversaria che inevitabilmente aprirà qualche spazio alle ripartenze avversarie, ma che darà nuova linfa in attacco e maggiori occasioni da gol.
A quanto sembra però, la soluzione delle tre punte non sarà adottata in modo drastico sin dal prossimo impegno e questo per permettere a Federico Chiesa il tempo giusto per ritrovare quella brillantezza persa dopo l’infortunio al ginocchio. Non sono passate inosservate le immagini del momento in cui lascia il terreno di gioco dopo il Derby d’Italia, zoppicante e affaticato.
Dopotutto osservandolo negli allenamenti quotidiani la scelta del tecnico livornese non è stata così scellerata. In ottica futura però ci aspetta una Juventus diversa, più spettacolare e pronta a risalire su quel treno Scudetto che sembra ormai perduto.