Ci sono giocatori della Juve di oggi che, seppur lungo un cammino tortuoso della propria carriera, sono divenuti pilastri inamovibili della formazione bianconera. Di uno in particolare sono stati svelati retroscena particolari.
Che il calcio sia passione, è un fatto condivisibile praticamente da chiunque. Che si tratti di essere tifoso o di divenire attore in campo, ciò che spinge a rincorrere anche solo con gli occhi un pallone in un rettangolo di gioco è l’amore. Un sentimento capace di portarci a fare qualsiasi cosa. Anche di stravolgere la vita, pur di farcela.
Ci sono storie che iniziano con un destino già segnato agli occhi di tutti. Storie che, invece, solo col tempo e col sudore possono diventare patrimonio ed esempio per tutti, grandi e bambini. Proprio come quella di un giocatore della Juve, divenuto simbolo di questa stagione.
Non può che trattarsi di Federico Gatti, l’eroe del corto muso allegriano in tre partite sin dall’inizio della stagione. Una stagione, importante ricordarlo, iniziata con una sfida difficile e che ha portato qualcuno a dubitare del suo carattere, della sua grinta, ma soprattutto della sua stoffa da bianconero.
Quell’autorete contro il Sassuolo avrebbe potuto costare caro al numero 4 bianconero. Ma come nelle più belle favole, non è stato altro che un banco di prova per riprendersi tutto lo spazio – e la fiducia – che Massimiliano Allegri ha sempre difeso.
A ripercorrere i tasselli della vita e della carriera del difensore è stato il padre, che ha svelato un retroscena sconvolgente sulla carriera del figlio.
Juve: le dichiarazioni sconvolgenti del padre di Gatti
Ludovico Gatti, in occasione di un’intervista a Tuttosport, ha parlato dell’adolescenza del figlio, tutta trascorsa con un solo sogno nel cuore e nella testa: quella di poter vivere di calcio. Nonostante da piccolo non sembrasse ancora maturo abbastanza per farlo, a differenza del baby esordiente rossonero Camarda, Federico non si è arreso. Prima da attaccante, poi da difensore.
Ma pur di farcela, Federico sarebbe andato ovunque, arrivando anche a lasciare la sua terra e la sua famiglia: “Ha sempre avuto una voglia fuori dal comune di arrivare in alto, anche quando giocava in Promozione: ha pensato pure di trasferirsi negli Stati Uniti o a Malta pur di ricominciare da zero. Pur di vivere di calcio”.
Questa è la storia di una vita fatta di sacrifici, di speranze e di sogni. Un inno al non mollare mai, all’impegno costante per raggiungere la propria visione. Federico Gatti ha dimostrato – e continua quotidianamente a farlo – che tutto può essere raggiunto con forza, passione e caparbietà.
E che le passioni, quelle sane, quelle vere, possono salvare dagli abissi di una vita vissuta col freno tirato.