I numeri, nel calcio, spesso e volentieri lasciano il tempo che trovano. Conta quello che succede sul campo, certo, ma ci sono numeri che offrono una chiave di lettura inequivocabile: quelli che riguardano Sami Khedira, ad esempio, testimoniano in modo chiarissimo quanto il tedesco sia fondamentale per la Juventus. I suoi problemi fisici hanno segnato pesantemente la sua stagione: le presenze sono ventitré, le assenze ventuno. Bisogna però soffermarsi con attenzione su quel ventitré: in queste partite contiamo tre pareggi, la sconfitta di qualche giorno fa a Monaco e ben 19 vittorie.
Una percentuale impressionante, rinforzata con la vittoria nel derby che Khedira ha condito con una prestazione eccezionale e con un grande gol. Il tedesco ormai ha abituato tutti a prestazioni sempre positive: in alcune sfide la sua prestazione è stata magari meno appariscente, in altre (come quella contro il Torino) riesce a mettersi in mostra, ma davvero raramente delude le aspettative. Il rammarico, ovviamente, è sempre legato alla sua condizione fisica che è stata precaria: inevitabile chiedersi come sarebbero andate le cose se la Juve avesse avuto a disposizione Khedira per tutta la stagione, ma non va neanche dimenticato che il campione del mondo tedesco è arrivato a Torino a parametro zero.
Nel finale della sfida contro il Toro per Khedira è arrivata un’espulsione che resta velata di mistero, probabilmente legata a qualche parola di troppo detta all’arbitro Rizzoli: resta il fatto che Allegri dovrà fare a meno di lui nella sfida contro l’Empoli dopo la sosta. Motivo di aver paura? No, perché per quella sfida dovrebbe tornare a disposizione Claudio Marchisio, un altro che ha una percentuale di vittorie altissima: beato Allegri…
Alessandro Bazzanella