Maurizio Sarri nel mirino. Si ripercorre la storia del centrocampista ex Juventus, proprio nel periodo del Sarrismo e non solo.
Una carriera in crescendo che lo ha portato dalle categorie più basse al Napoli. Poi dopo il club partenopeo è arrivata la chiamata del Chelsea, poi quella della Juventus e poi quella della Lazio. Una gavetta lunga e difficile quella percorsa da Maurizio Sarri. Dalle categorie più basse, al vincere trofei importanti con club storici nel panorama calcistico internazionale. In questo capitolo prenderemo in considerazione il passaggio dal Chelsea alla Juventus. Sarri creò un po’ di scetticismo nella platea del tifo bianconero, la causa ovviamente era il suo passato al Napoli.
Nel 2019 passò in bianconero, dove allenò per ben 52 partite. Le vittorie furono 34, 8 pareggi e 10 sconfitte per Maurizio Sarri alla guida della Vecchia Signora. Lo scudetto fu l’unico titolo stagionale, vinto con un punto di vantaggio rispetto agli acerrimi nemici interisti. Poi Sarri inoltre portò la Juventus in finale di Coppa Italia, persa contro il Napoli; anche la Supercoppa italiana sfumò nel vuoto, con la Lazio vincitrice. La Champions League fu un disastro se si ripensa al sorteggio. La Juventus uscì agli ottavi contro il Lione.
Le parole del bosniaco verso Maurizio Sarri
Ad Aperibiza, podcast in cui ha partecipato Miralem Pjanic, son volate frecciatine e non solo sulla storia del club bianconero. Il bosniaco ha fatto un riassunto generale della sua carriera da calciatore e degli allenatori che ha avuto nella sua carriera, soffermandosi ovviamente anche su quelli con cui ha lavorato nella Juventus.
“Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi allenatori: Luis Enrique, Allegri, Spalletti, Garcia, Xavi… Tutti lavorano in modo diverso”, ha spiegato Pjanjc. Il centrocampista ha poi proseguito: “Con Spalletti sono stati sei mesi incredibili. Mi sono divertito tantissimo. Nell’ultima stagione ha strameritato lo Scudetto”, l’elogio dell’ex bianconero per il suo allenatore.
Poi Pjanic è tornato sulla sua esperienza in quel di Torino: “Alla Juve? Ho apprezzato molto Allegri, con lui ho fatto tre anni, i più importanti per me. E’ stato diverso da Sarri. Lui che è un pazzo di calcio. Allegri per me è stato più importante”, le parole di Pjanic.
Parole chiare, forti, quelle del bosniaco ex Roma e Juventus. Miralem era un punto fermo di Max Allegri e in quegli anni la Juventus vantava un centrocampo da paura. Un DNA che in quella zona del campo si sono visti tantissimi campioni se pensiamo all’ultimo decennio. Meglio Allegri di Sarri, per Pjanic. Sarri c’è da dire che ha allenato poco rispetto a Max. Molti si aspettavano il “Sarrismo” come nel Napoli, ma le cose non andarono per il meglio visto che dopo neanche una stagione venne mandato via seppur aveva lo scudetto tra le braccia.