Come non l’avesse mai fatto, oggi la Juventus dovrà dimostrare ancora una volta la personalità, la freddezza, il cinismo di chi tiene le emozioni in un sacchetto a parte, senza contatti col cervello e i nervi. L’eliminazione dall’Europa, avvenuta in modo alquanto rocambolesco, va tenuta alla spalle e presa per quello che è, ovvero una partita alla pari contro un avversario posizionato mezzo gradino sopra nella classifica dei top club europei.
Oggi c’è il derby. E c’è pure il record di Buffon da salvaguardare, seppur per “solo” i tre minuti iniziali.
Che vuol dire? Sommando tutto quanto detto finora è evidente come l’approccio mentale alla partita sia fondamentale, soprattutto contro uno squalo attirato dalla preda che sanguina. Il Torino vorrà partire forte e puntare sulla potenziale fragilità o sul possibile stordimento bianconero, per indirizzare il derby dalla loro parte; servirà un inizio concentrato, anche gestito con intelligenza, magari con ritmi bassi e controllati. La squadra di Ventura, a livello difensivo, non sta vivendo un bel momento, gli avanti juventini potrebbero non faticare a trovarsi in buona posizione davanti a Padelli, ergo non serve la fretta. La fretta crea disordine e confusione, oggi ci vuole controllo.
Roberto Moretti