La stagione bianconera in corso ha vissuto periodi esaltanti, ma anche qualche cocente delusione. L’inizio stentato e l’eliminazione dalla Champions sono i due punti bassi di un’annata che comunque potrà essere ricordata con orgoglio perché una Supercoppa conquistata, una finale di Coppa Italia da giocare e il comando della Serie A sono comunque obiettivi decisamente validi ed importanti. Ma nel dna bianconero c’è sempre la volontà di volersi migliorare, di superare sé stessi e di continuare quindi a vincere. Ecco perché la prossima estate di calciomercato potrebbe essere davvero esaltante, dopo aver gettato le basi lo scorso anno per l’inizio di un nuovo ciclo.
IL MODULO – Innanzitutto però bisogna stabilire il modulo di gioco, dato che un anno fa di questi tempi sembrava ormai maturo il passaggio definitivo al trequartista nel 4-3-1-2. Ma le certezze che riesce a dare il 3-5-2 sono inattaccabili, tanto che nel post-Sassuolo è stato il modulo predominante per la rinascita in classifica. Non sarà forse spettacolare, ma è tremendamente efficace. In Europa, soprattutto contro il Bayern, però si è visto come la difesa a 4 e due esterni di centrocampo siano fondamentali per affrontare certe corazzate già affermate da tempo. Non uno snodo semplice dunque, ma la possibilità di giocare con più varianti può essere un notevole punto a favore dell’imprevedibilità bianconera.
LA MEDIANA – Uno dei ruoli che andrà sicuramente coperto sarà quello del regista davanti la difesa. L’interesse quasi maniacale per Gundogan a gennaio (che però potrebbe trasferirsi nel nuovo City di Guardiola), l’assenza di un vice Marchisio e il conseguente adattamento di Hernanes spingono in quella direzione. Un altro nome per quel ruolo ci sarebbe, come Ander Herrera in forza allo United. Ma difficilmente partirà in estate, a meno di offerte ritenute congrue (25-30 milioni di euro). Il metronomo spagnolo è già stato visionato da Paratici e Nedved qualche mese fa, e potrebbe essere un colpo decisamente interessante. Sempre per il centrocampo c’è anche Axel Witsel, ormai arcinoto in Italia, ma resta al momento un’idea sullo sfondo. Ci sarebbe pure un’altra conoscenza d’Oltremanica: Matic non è un titolare inamovibile al Chelsea, dato che Hiddink spesso preferisce Mikel e Fabregas davanti la difesa. Il serbo potrebbe essere un’occasione da sfruttare, soprattutto per il lato economico dell’affare.
ESTERNI – Il capitolo esterni potrebbe essere molto interessante, sia in chiave difensiva che offensiva. Spesso si è giocato con una sorta di 4-3-3, in cui però il sacrificato sull’esterno è stato Morata. Pereyra è una validissima alternativa in quel contesto, ma serve in ogni caso qualcuno che dia lo strappo decisivo a partita in corso, soprattutto in caso Cuadrado dovesse tornare al Chelsea. Ecco che i nomi di Bernardo Silva del Monaco e di Lo Celso del Rosario Central si candidano di prepotenza. Per il gioiellino portoghese la Juventus s’è già fatta avanti, ricevendo consensi positivi da parte del giocatore. Così come per il giovane argentino classe ’96 che già fa gola a molti: 12 milioni di motivi per colui che qualcuno paragona a Di Maria. Facendo invece qualche metro indietro, con la fascia sinistra già assicurata dalle corse di Evra ed Alex Sandro, si potrebbe intervenire sulla destra. E l’idea è sempre quella: Sime Vrsaljko come sostituto naturale di Lichtsteiner. Piace tanto alla dirigenza, che potrebbe piazzarlo tra i primi colpi del prossimo mercato dati gli idilliaci rapporti coi neroverdi per un cifra intorno ai 10 milioni. Tanti per un terzino, ma di sicuro affidamento.
ATTACCANTI – Infine il reparto che fa sognare i tifosi, l’apporto fondamentale dei gol degli attaccanti. Se Dybala è assolutamente incedibile per qualsiasi cifra, lo stesso non si può dire di Morata ad esempio data la oramai celeberrima recompra. Il Real potrebbe esercitarla questa estate e riportare a casa il canterano, anche se poi non è detto che rimanga dov’è dato lo snodato interesse delle pretendenti inglesi. E in caso di partenza del giovane delantero si potrebbe sognare un super centravanti, dato che anche qui le occasioni non mancano. Cavani resta il pallino indiscusso di Corso Galileo Ferraris, dati i suoi mal di pancia all’ombra della Tour Eiffel e di Ibrahimovic: 40 milioni potrebbero far ragionare lo sceicco e far prendere a Cavani un volo diretto per Torino. Non solo il Matador però, anche Benzema sembra con un piede sull’uscio del Bernabéu. In estate il Real potrebbe effettuare importanti lavori di ricostruzione e il francese potrebbe preparare le valigia. Anche qui la cifra richiesta è simile a quella di Cavani, ma in entrambi i casi resta da sciogliere il nodo ingaggio e soprattutto cercare di battere la concorrenza delle inglesi, agguerrite più che mai.
Oscar Toson