Non si ferma la marcia della Juventus. I bianconeri vincono la gara grazie ai difensori Bremer e Rugani sigillano il match ma c’è un interrogativo che non è passato inosservato.
La Juventus cala il pokerissimo. I bianconeri domano il Cagliari per 2-1 e si godono, almeno per una notte il primo posto nella graduatoria. Match non semplice all’“Allianz Stadium”, che nei primi 45 minuti rimane bloccato sullo 0-0, con i padroni di casa intenti a fare la partita. Il piano dei sardi è chiaro: schermare i tentativi avversari e provare a colpire in ripartenza. Il muro di Ranieri regge per un’ora, quanto il leader affermato Gleison Bremer stacca indisturbato e porta avanti i suoi.
È la giornata dei difensori perchè il raddoppio proviene ancora una volta dalla retroguardia. Anche Rugani timbra il cartellino, sempre su palla inattiva. Quando i tre punti sembravano in cascina, un colpo di testa di Dossena rimette in gioco i suoi e costringe la Vecchia Signora ad un finale di sofferenza. Il centrale cagliaritano stampa la parte esterna del palo ma è l’ultima occasione di un secondo tempo molto vivace. Settimo risultato utile e quinto successo consecutivo per la Juventus, che supera momentaneamente i nerazzurri e attende il risultato di domani sera.
Juventus, notte in vetta: ma sorge una preoccupazione
Nel match odierno Max Allegri dovrà ringraziare i difensori, ancora una volta impattanti in zona gol. Basti pensare che la Juventus è la squadra in Europa con più centrali-goleador, al momento ben cinque (Danilo, Rugani, Bremer, Gatti e Cambiaso). Se la retroguardia brilla, non si può dire altrettanto dell’attacco. Ancora una volta a secco, infatti, i calciatori offensivi bianconeri. A preoccupare è il periodo di sterilità dei quattro componenti del reparto avanzato di Allegri: l’ultima rete segnata da un centravanti risale al 7 ottobre, nel derby di Torino. Allora fu Arek Milik a siglare il raddoppio che sigillò il match e diede il via alla striscia di successi.
La sosta priverà Allegri di tre dei quattro “numeri 9”. Chiesa e Kean raggiungeranno Coverciano, mentre Vlahovic volerà in Serbia. Al rientro dai viaggi in giro per l’Europa il tecnico dovrà lavorare con i propri attaccanti per affinare la mira verso il super Derby d’Italia del 26 novembre. La speranza è che i quattro assi bianconeri ritrovino la via delle rete proprio contro i rivali di sempre, in uno scontro che può già dire molto sulle ambizioni bianconere.