Basta lacrime, niente delusioni: ora testa al derby

Il 90′ minuto della sfida di Monaco è ancora impresso nella mente di tutti i tifosi bianconeri, e forse anche dei calciatori. Il cuore di tutti i supporters bianconeri si è spezzato, accartocciato al momento del colpo di testa di Muller e, dopo una partita fantastica, praticamente quella segnatura ha deciso l’eliminazione della Juventus dalla Champions League.

BASTA LACRIME – Come ha detto il tecnico Max Allegri, però, ora la Champions è andata. Non si può tornare indietro nel tempo, non lo si può fermare a quel maledettissimo momento in cui uno stoico Patrice Evra non ha spazzato il pallone. È ora di andare avanti, di pensare agli obiettivi rimanenti della stagione, che sono, eccome se lo sono, clamorosamente importanti.

31-10-2015 JUVENTUS - CAMPIONATO SERIE A TIM 2015 2016 JUVENTUS TORINO esultanza della juventus dopo il gol di cuadrado del 2-1

IL DERBY – Se un girone fa, dopo la sconfitta a Sassuolo e in pieno clima pre-derby, qualcuno avesse detto che la Juventus, dopo 19 partite, si sarebbe ritrovata prima in campionato e, almeno sul campo, alla pari con il Bayern Monaco, molti avrebbero riso. Quel derby ha segnato la svolta, è stato l’inizio della ripresa, l’origine delle quindici vittorie consecutive. Il gol di Cuadrado al 93′ – la seconda volta consecutiva di un derby casalingo vinto nel recupero – è stato fondamentale, ha smosso gli animi e le menti di tutto il gruppo. Il derby di ritorno, però, è molto, molto più importante di quello d’andata.

RIPRESA MENTALE – Un girone fa, la vittoria dava la scossa. Un girone dopo, ne serve un’altra. Per staccarsi definitivamente da quel maledettissimo minuto, bisogna attaccare la spina mentale alla presa “Serie A”. La Juventus ha soltanto 3 punti di vantaggio dal Napoli, un niente, non può permettersi scivoloni. A Torino, dunque, contro un Toro particolarmente motivato a far bene dopo tanti risultati negativi, bisogna scendere in campo con la giusta fame e cattiveria. Serve una Juventus rabbiosa, vogliosa di riscattarsi dopo la beffa europea. In poche parole, c’è bisogna che la Juve faccia la Juve. Senza lacrime, senza delusioni, senza rimpianto o rammarico: la storia è lì, pronta per essere acciuffata. 9 partite al termine, uno scudetto che sarebbe epocale; perdere, ora, non è più lecito.

Luigi Fontana (@luigifontana24)

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