La Juve, ieri, non ha affatto convinto. Un fatto ormai noto alle cronache di appassionati e tifosi, chiaro riflesso di un problema evidente in attacco e per cui i numeri lasciano poco al commento.
Un fortunoso, acciuffato 0-0 al Gewiss Stadium di Bergamo ha messo nuovamente in chiaro una falla importante nel gioco della Juventus: l’assenza di verticalizzazione e di conclusioni verso lo specchio della porta avversaria da parte degli uomini in attacco.
A gravare su una situazione già complessa ci hanno pensato ieri sera le assenze di Dusan Vlahovic e di Arkadiusz Milik. Due uomini che, sino ad ora, avevano imposto i loro sigilli consegnando alla Vecchia Signora punti classifica fondamentali.
Atalanta-Juve: i dati che fanno paura
Tuttavia, la mancanza di due giocatori non può costituire un alibi di ferro. E a fare paura sono proprio le statistiche sugli expected goals, come riportato da Understat.com. I Bianconeri, infatti, hanno avuto uno 0,20 di probabilità di trasformare un tiro in goal.
Dati decisamente diversi per l’Atalanta, che raggiunge quota 1.98, come dimostrato in particolare nella ripresa, dove tante sono state le occasioni propizie per strappare i tre punti (e superare così in classifica proprio la Juventus) e a cui solo uno straordinario Szczesny ha potuto dire di no.
Schiacciante anche la statistica sui tiri, con i padroni di casa a quota 15 tiri totali (di cui 2 in porta), mentre la Vecchia Signora è ferma a soli 5 (di cui 3 verso lo specchio della porta avversaria).
E infine, a confermare la supremazia della Dea nella gestione del match, il dato sugli expected points, dove l’Atalanta schiaccia gli ospiti a quota 2.71 contro lo 0.17 dei Bianconeri.
Insomma, c’è ancora molto da fare in casa Juventus, e Massimiliano Allegri lo sa molto bene. Essendoci zero alibi per questa stagione.