In queste ore le dichiarazioni rilasciate dall’ex arbitro della Serie A stanno facendo il giro del web, con la Juventus che sarebbe coinvolta in maniera diretta.
Nella gara di ieri la Juventus ha riscattato il passo falso interno avvenuto contro il Bologna nel turno precedente di campionato, svolgendo un’ottima gara sia in termini di risultato, ma anche e soprattutto per la determinazione che ha contraddistinto la squadra di Allegri.
I bianconeri sono apparsi nettamente più brillanti anche a livello mentale, capaci di gestire le fasi del match in tutte le sue latitudini, anche dopo il calcio di rigore sbagliato da Dusan Vlahovic, che aveva in un primo momento destabilizzato la squadra, oltre alla serenità dell’attaccante serbo. Da quell’episodio c’è stata infatti solo la reazione della squadra, con DV9 che non è riuscito più a sbloccarsi e a riprendere il controllo del match.
Facendo il punto sulla situazione però, la Vecchia Signora arriverà alla sosta occupando la terza posizione in classifica alle spalle solo di Milan ed Inter, con un punto di vantaggio sui Campioni di Italia del Napoli. La pausa servirà a Massimiliano Allegri a preparare al meglio il prossimo impegno di campionato, che vederà Madama ospitare la Lazio dell’ex Maurizio Sarri all’Allianz Stadium.
Bisognerà prestare particolare attenzione, perché se nelle prime due gare i biancocelesti hanno perso contro Lecce e Genoa, va preso atto anche della bella vittoria ottenuta al Maradona contro il nuovo Napoli di Rudy Garcia, apparso in totale balia dell’avversario, soprattutto nella ripresa.
Gavillucci: “Raccolto le incongruenze di una stagione poco chiara”
Ma in queste ore a creare dibattito sono state le parole dell’ex arbitro della Serie A Claudio Gavillucci, che ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto particolari ai microfoni di Ferrero non solo Sport, che vedono coinvolta la Juve. Il periodo è quello del famoso gol non assegnato a Muntari, di seguito le parole dell’ex direttore di gara. Sul gol di Muntar:
Il gol di Muntari in Milan-Juve? L’arbitro deve pensare in maniera soggettiva e non in maniera oggettiva. In un contesto come quello entrano in campo una serie di fattori psicologici. Per 20 anni sono stato istruito a dover prendere una decisione, e anche di fronte al fatto di capire di aver commesso un errore.
Sulle incongruenze:
Ho raccolto una serie di incongruenze che erano avvenute in quella stagione, anche per il sistema di valutazione degli arbitri, che era poco chiaro. Gli arbitri non conoscevano le valutazioni, non conoscevano la posizione in classifica, non conoscevano quali erano i numeri delle persone che sarebbero state dismesse e promosse, fino all’ultima giornata. Proprio quel Samp-Napoli era ancora una partita importante perché i partenopei si giocavano lo scudetto con la Juve.