Aleksander Ceferin, presidente dell’UEFA, è tornato a parlare del progetto Superlega e dell’esclusione della Juventus.
La Juventus ha iniziato la propria stagione un po’ come l’aveva terminata: tra luci ed ombre. Infatti i 4 punti delle prime due giornate, frutto della vittoria di Udine e del pari con il Bologna, non lasciano trasparire nulla di definitivo sul prossimo futuro bianconero. Inoltre c’è chi è tornato a parlare di ciò che è successo alla Vecchia Signora nella scorsa stagione, stagione che ha decisamente influenzato quella attuale.
Ceferin, tra Juve e Superlega
Infatti Aleksander Ceferin, intervistato da L’Equipe, è tornato sull’argomento Superlega e sulle punizioni inflitte alla Juventus nella scorsa stagione. Il presidente dell’UEFA ha toccato tantissimi temi, ma quelli che hanno fatto più rumore riguardano le sanzioni date ai bianconeri.
Ceferin ha iniziato parlando della Juventus, della qualificazione alla Champions League e delle varie penalizzazioni fatte pervenire alla Continassa:
“È logico escludere dalle competizioni europee un club che non ha rispettato le regole. Non si può punire una società tra 10 anni se ha sbagliato adesso. Non si può decidere di escludere la Juve nel 2028 o quando si qualificherà per la prossima Champions League”.
Il presidente dell’UEFA ha poi continuato quantificando la perdita economica della Juventus, stimata dagli organi di controllo del calcio europeo:
“La sanzione subita dai bianconeri è una causa di perdita economica importante, compresa tra i 40 ed i 50 milioni di euro. Non è cosa da poco, soprattutto se i club sono in difficoltà finanziaria. Con le nuove modifiche avevamo escluso anche il Manchester City, ma il TAS ha respinto la nostra richiesta”.
Chiudendo il discorso Juve, Ceferin è tornato a parlare della Superlega:
“Si presta troppa attenzione alla Superlega. C’è un ricorso che deve essere giudicato dalla Corte di giustizia europea, ma mi sembra strano che i club promotori vogliano giocare nelle competizioni UEFA. Francamente questi progetto non meritano attenzione. Nessuno vuole la Superlega”.
Dunque il presidente UEFA dilegua così il tema Superlega, per cui non dovrebbe essere più attenzione. Sarebbe utile chiedere a Real Madrid e Barcellona, ancora nel progetto, quale sia il loro pensiero.