La dirigenza bianconera è al lavoro per consegnare nelle mani di Allegri la miglior rosa possibile: l’obiettivo è quello di tornare ad essere un serbatoio importante anche per la Nazionale
La Juventus, dopo le ultime due stagioni abbastanza negative sotto tutti i punti di vista, ha l’obbligo di invertire il trend nel prossimo campionato. Massimiliano Allegri nè è consapevole: non potrà chiudere il terzo anno in bianconero senza aver alzato alcun trofeo, sarebbe inammissibile.
Pirlo, suo predecessore, venne esonerato dopo appena una stagione (la prima, da allenatore) nonostante avesse vinto una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Allegri, è risaputo, è ancora sulla panchina della Juventus più per convenienza, che per necessità: il super contratto che lo lega ai bianconeri per altre due stagioni a cifre esorbitanti, gioca un ruolo chiave in questa vicenda.
La stagione 2023/2024, però, potrebbe essere la “stagione zero” ancor più delle due appena trascorse. Lo scossone societario e le vicende extracampo avvenute nel corso di questi mesi hanno influito, come normale che fosse, sulla rosa e sull’ambiente in generale. La penalizzazione finale di 11 punti ha estromesso la Juventus dalla Champions League relegandola alla Conference League, al settimo posto. In attesa che la UEFA si pronunci sul caso bianconero, la dirigenza – dopo la promozione di Giovanni Manna – sta programmando la stagione anche in funzione di questa competizione europea, che sarà alla sua terza edizione.
Una delle caratteristiche che ha sempre contraddistinto la Juventus nel corso dei decenni, è stata la massiccia presenza di calciatori della Nazionale Italiana all’interno della rosa. Nel 1982 a rappresentare la Juventus con la maglia dell’Italia c’erano Zoff, Cabrini, Gentile, Scirea, Tardelli e Rossi. Nel 2006, invece, Buffon, Cannavaro, Del Piero, Camoranesi e Zambrotta.
Negli ultimi anni questa tendenza si è un po’ persa dalle parti della Mole, la Juventus sembra non essere più quel punto di riferimento per la Nazionale Italiana: dall’arrivo di Cristiano Ronaldo in poi, in casa bianconera è regnato il caos e la disorganizzazione. La nuova società, in attesa di Cristiano Giuntoli, vuole invertire questo trend ripartendo da zero, ripartendo dalle basi: alla Juventus non possono mancare in rosa calciatori italiani, forti, titolari magari in Nazionale.
Calciomercato Juventus, occhi puntati su tre ragazzi italiani: la situazione
In casa Juventus è in corso una vera e propria rivoluzione, sotto tutti i punti di vista. Calciatori sempre presenti nell’ultimo decennio come Alex Sandro e Cuadrado sono vicini all’addio, ci sarà più spazio per i giovani provenienti dalla Next Gen: ma uno degli obiettivi della nuova dirigenza è quello di puntare anche calciatori italiani.
Fabiano Parisi, terzino sinistro classe 2000 dell’Empoli, è l’obiettivo numero uno per la fascia: alla sua prima vera stagione in Serie A ha impressionato tutti. A centrocampo, invece, i fari sono puntati principalmente su Davide Frattesi, vero oggetto del desiderio di molte squadre italiane. Solo un sondaggio perlustrativo, al momento invece, per Cesare Casadei. Il classe 2003, ex Inter e di proprietà del Chelsea, ha trascinato l’Italia U20 fino alla finale del Mondiale: la Juventus ha iniziato a pensare a lui per il futuro.