Parole al miele di Danilo sulla Juve: “Mi sento a casa”, poi sul futuro

Danilo ha speso parole dolci sulla Juventus, toccando il tema del suo futuro.

Difficile definire la stagione della Juventus. Sicuramente l’andamento della stagione non è stato per deboli di cuore, mentre alle difficoltà del campo si è aggiunta la schizofrenia della giustizia sportiva. Tuttavia ci sono, anche se pochi, motivi per sorridere in casa Juve. Uno su tutti l’esplosione dei giovani come Fagioli e Miretti, mentre per i più grandi il punto di riferimento è stato sicuramente Danilo. Infatti il brasiliano, arrivato tra lo scetticismo dello scambio con Cancelo, è stato uno dei pochi a capire veramente cosa significhi indossare la maglia della Vecchia Signora.

Juve, tutto l’amore di Danilo

Infatti il brasiliano rappresenta una delle poche note positive di una stagione da cancellare in casa Juve. Danilo ha saputo rappresentare l’idea del vero capitano e del vero uomo bianconero: sempre pronto a mettere la gamba, sempre pronto a dare una mano e mai una parola fuori posto. Così Danilo ha conquistato l’amore della Vecchia Signora e dei tifosi bianconeri, amore ricambiato in un’intervista a Globo.

Danilo ha subito parlato del legame importante che lo lega alla Juventus, capendo a pieno il messaggio del presidente Boniperti.

“Per me è impossibile separare il successo personale da quello di squadra. Ho saltato solo due partite per squalifica, sono contento di essere sempre in campo. Sono molto felice di aver aiutato i miei compagni e la squadra in questa stagione difficile. Altri gruppi avrebbero reagito in maniera negativa, ma noi abbiamo dimostrato che la Juve era ancora forte. È vero: arrivare secondi o terzi alla Juve non importa. Vincere è l’unica cosa che conta. Però abbiamo dimostrato di poter lottare”.

Il futuro in bianconero

Danilo ha poi continuato dando uno sguardo al suo futuro in bianconero, partendo dalla propria condizione fisica. Condizione che si è rivelata perfetta per tutta la stagione, considerando il minutaggio del brasiliano.

“Mi aspettavo di essere al top quando ero più giovane, non ora che ho 32 anni. Però mi sento veramente bene, anche meglio di tre o quattro anni fa. Non si tratta solo di esperienza, capisco meglio il gioco e posso permettermi di correre meglio e meno. Sono ancora in Nazionale dopo tanti anni e, a quest’età, è un privilegio poter giocare con la maglia del Brasile”.

Danilo ha toccato anche il tema del suo rinnovo con la Juventus, che lo ha blindato quest’anno, de facto investendolo come nuovo leader dei bianconeri.

“È stato facile decidere di rinnovare con la Juve. Qua mi sento bene, come se fossi a casa. La Juve è un club che insegna i valori che voglio trasmettere ai miei figli: il lavoro, la resilienza, il superamento degli ostacoli. Inoltre ho creato un grande legame con tutti: i tifosi, la città, lo staff e dirigenti. Questo potrebbe essere il mio ultimo contratto da giocatore: devo ripagare la fiducia della Juventus”.

Razzismo e Lukaku

In chiusura Danilo si è concentrato su un tema che gli è molto caro: quello del razzismo. Danilo ha descritto il legame che c’è tra il calcio ed il razzismo, toccando anche la faccenda Lukaku.

“Alla Juve ho partecipato ad un podcast in cui si tratta il tema del razzismo in maniera nel modo più diretto possibile. Mi ha arricchito molto partecipare, abbiamo registrato in un momento in cui il mare era calmo. Poi, due settimane dopo, è avvenuto il caso Lukaku allo Stadium: non si deve creare la narrazione sbagliata. Non sono io contro Lukaku, la Juve contro l’Inter. Così la prospettiva cambia e il razzismo viene messo da parte. La comunità calcistica deve essere contro il razzismo. A volte succede che se il giocatore è della mia squadra lotto, mentre se è un avversario mi giro dall’altro lato. Così è impossibile fare qualcosa di concreto. Giorni dopo ho fatto una dichiarazione sbagliata, troppo generica. Da lì ho capito di dover parlare in modo diretto, altrimenti è più facile girare la faccia dall’altra parte”.

Così è Danilo: prendere o lasciare. La Juventus ha preso, senza remore, trovando un leader che vuole portare la Vecchia Signora dove merita di stare. In alto.

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