Farà sicuramente parlare l’ultima intervista rilasciata a La Stampa da Roberto Mancini (commissario tecnico della Nazionale Italiana), con tanto di risposta sulla stagione di Allegri.
Tra le domande poste dai colleghi al Ct, una ha riguardato l’operato stagionale di Max Allegri, che, alla guida dalla Juventus tra scandali extra campo e risultati non ha passato sicuramente una stagione “tranquilla”.
Tra la mancanza di trofei e lo scontento generale dovuto soprattutto all’offerta “poco spettacolare” del gioco bianconero, il tecnico si è dovuto spesso rifugiare nelle conferenze in giustificazioni poco gradite dagli appassionati.
Risultato: un settimo posto condizionato dai 10 punti di penalizzazione, la semifinale di Coppa Italia persa contro i rivali dell’Inter e una semifinale di Europa League.
Proprio con gli acerrimi rivali nerazzurri la Juventus avrebbe potuto condividere per punti conquistati sul campo il terzo posto in classifica, con qualificazione alla prossima Champions e mandando forse in fumo i piani degli haters “Allegriani”.
Comunque non sufficiente per un club desideroso di gloria come la Juventus, ma che sicuramente lascia riflettere in considerazione del massacro mediatico al quale è ancora sottoposto l’allenatore toscano.
Mancini in difesa di Massimiliano Allegri
Anche il Ct della Nazionale maggiore Roberto Mancini ha dedicato un passaggio della sua intervista alla stagione dell’allenatore livornese.
Parole del mister campione d’Europa in carica che tendono a difendere il collega per il lavoro fin qui svolto nella Juventus, rimarcando anche la particolarità della stagione appena conclusa nell’ambiente bianconero.
“Quanti punti ha fatto sul campo la Juve? E come sarebbe andata la sua classifica senza altri discorsi? Il lavoro di Allegri va rispettato e difeso”.