Nella vigilia di Siviglia-Juventus, partita più importante dell’anno per i bianconeri, si parla comunque di tribunali. Sfortunatamente, per chi ama il campo, non può essere altrimenti. Infatti siamo ormai al -5 dalla pronuncia della Corte d’Appello della FIGC, che andrà a mettere la parola fine sul caso plusvalenze. Per lo meno ci proverà, perché alla Juve resta ancora il TAR come extrema ratio.
Juventus, le ultime sulla sanzione
Il tema principale su cui verte la sentenza e, di conseguenza, la sanzione è l’afflittività della pena. Infatti la punizione dovrà apportare un concreto danno sportivo alla società sanzionata: in questo caso la Juventus. Che la giustizia sportiva abbia un senso di “giusto” particolare è un dato di fatto ormai, ma cerchiamo comunque di fare chiarezza.
Cosa succederebbe nel caso in cui la Juventus dovesse chiudere con un vantaggio abbondante sulle inseguitrici? L’Articolo 8 comma G prevede questo:
«Se la penalizzazione sul punteggio è inefficace in termini di afflittività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente».
Ciò significa che se alla Juventus non fosse possibile togliere la partecipazione alle coppe europee per la prossima stagione, la sanzione slitterebbe, penalizzando i bianconeri nella Serie A 2023/24. Ovviamente bisogna attendere la Corte d’Appello, che potrebbe comunque confermare il -15 stabilito in precedenza.
Inoltre il nodo cruciale saranno le motivazioni della sentenza, alle quali la Juve potrebbe ricorrere anche dopo la pronuncia della Corte d’Appello. Dunque si creerebbe un paradosso: più punti guadagna la Juve e più punti verranno chiesti per rendere afflittiva la sanzione. Tuttavia, come riportato da Tuttosport, il rapporto tra “afflittività” e “fuori dalle Coppe” non è imprescindibile, infatti i punti di penalizzazione non dovrebbero superare quota 15.