Sono giorni terribili ed alquanto delicati in casa Juventus secondo quanto emerso nelle ultime ore. Poco dopo il ritorno al secondo posto in Serie A infatti, i bianconeri sono stati stroncati dalle motivazioni pubblicate dal Collegio di Garanzia del Coni, in merito al caso plusvalenze.
Una notizia annunciata ma non per questo meno crudele, che rischia di far sprofondare nuovamente la Juventus in classifica. Il tutto, circa un mese dopo il reintegro dei 15 punti. Ciò si aggiunge dunque agli già narrati guai giudiziari fra le mura bianconere. Fra caso plusvalenze, filone stipendi ed inibizioni varie, potrebbe però nascondersi nell’ombra un particolare ricorso. Ad esporlo, un ormai ex dirigente Juve, particolarmente contrariato dalle decisioni della Procura Federale.
Pronto il ricorso di Arrivabene al Tar del Lazio, i motivi
Inibito dalla Procura Federale in seguito alle indagini condotte sulla Juventus, Maurizio Arrivabene è pronto a presentare ricorso al Tar del Lazio. A riportarlo è Tuttosport, che spiega i motivi che hanno spinto l’ex amministratore delegato dei bianconeri a tale decisione.
Secondo Arrivabene infatti, quanto contestato alla Juventus e ai suoi ex dirigenti risale a ben prima dell’1 luglio 2021, data della sua nomina da AD. In sostanza, l’ex direttore della Scuderia Ferrari sarebbe stato punito nonostante non fosse ancora membro della dirigenza Juventus (all’epoca era un semplice membro del c.d.a.). Per il quotidiano quindi, il bresciano sarebbe pronto ad esporre ricorso, chiedendo un cospicuo risarcimento per i danni economici, professionali e di immagine subiti per la condanna.