Distanza sul Napoli mantenuta a +3 e altra vittoria per riprendere il cammino in campionato. Ma a sbloccare il match c’è un marcatore che non ti aspetti. Dopo un’assenza di ben quasi 4 anni infatti, Andrea Barzagli s’iscrive nuovamente sul tabellino dei marcatori. E lo fa da attaccante vero, trovandosi al posto giusto nel momento giusto dopo la spizzata di Mandzukic su cross di Dybala, grazie anche all’immobilismo di De Roon che rimane a guardare sulla linea di porta tenendo in gioco tutti.
INTELLIGENZA E TECNICA – Ma oltre il gol, di importanza capitale che sblocca un match complicato su un manto d’erba disastroso, c’è la solita grande, grandissima solidità unità alla classica sicurezza e concentrazione dietro. Perché Borriello è sempre un cliente scomodo, sa come muoversi e mettere in difficoltà le difese avversarie anche grazie ad alcuni passaggi o lanci a smarcare i compagni davvero niente male. L’ex Juve però è incappato sul cammino del numero 15 bianconero, che da quando veste la casacca juventina non commette alcun genere di errore, sa sempre cosa fare e soprattutto come farlo, con una pulizia tecnica che rasenta la perfezione.
92 PARTITE DOPO – E in una giornata in cui l’attacco non riesce ad essere decisivo sottoporta nonostante l’impegno profuso, ecco che arriva la zampata di Barzagli (predetta peraltro da Padoin che corre poi ad abbracciare prima dell’esultanza generale ndr.) che si concede il lusso del gol, 92 partite di campionato dopo. Lui che di solito su calci piazzati o punizioni sta sempre dietro a vigilare, a tener sempre sott’occhio la situazione, stavolta sale e trova la gloria personale. Ah, tra l’altro l’unica altra rete segnata da Barzagli con la Juventus era stata proprio contro l’Atalanta, in quel giorno in cui Alex saluto per l’ultima volta da giocatore lo Stadium.
Oscar Toson