Il giorno dopo la vittoria del derby d’Italia si fa sentire ancora di più e Manuel Locatelli, che ieri è stato impeccabile ha voluto condividere la gioia del giorno dopo durante una diretta Twitch sui canali ufficiali della Juventus.
Di seguito le sue dichiarazioni:
Sulla partita di ieri sera:
“Quando giochiamo la sera tardi andiamo a dormire tardi per l’adrenalina, vincere a San Siro contro di loro è stato bello, abbiamo fatto una bella partita, anche se potevamo chiuderla prima per me, però l’importante è stato vincere, abbiamo fatto una buona gara e dobbiamo ripartire da qui”.
Su suo figlio:
“Ho sentito tanto affetto dai tifosi per la partita di ieri sera e per la nascita di mio figlio, c’è un altro bambino nella famiglia juventina. Spero che un giorno lui avrà voglia di vedere cosa ha fatto suo padre, mi auguro lui sia uno sportivo, ma sicuramente gli farò vedere gli highlights, tutta la mia famiglia è tifosa, la nonna anche, quindi..”.
“La partita di ieri è stata una delle migliori di quest’anno, sono entrato in fiducia e credo che la continuità sia il segreto di una buona prestazione”
Sul centrocampo:
“Ci troviamo bene a centrocampo, ieri si è visto una squadra compatta, abbiamo bisogno di tutti, anche in panchina, noi stiamo rispondendo sul campo, eravamo tutti uniti difesa, centrocampo, questo è quello che ci chiede il mister”.
I momenti difficili:
“Quando sono andato via dal Milan è stata una botta, ero molto giovane. A Sassuolo mi sono rimboccato le maniche e lì ho conosciuto una famiglia fantastica. De Zerbi mi ha esaltato come uomo e calciatore. Nelle difficoltà fai un passo indietro ma poi fai un passo doppio, questo mi ha sempre detto mio padre”.
Locatelli su Twitch parla di Inter-Juve
Su Miretti e Fagioli:
“Ho parlato con Fagioli e Miretti e non è facile per dei ragazzi così giovani affrontare l’ambiente Juve. Io li ho detto di essere spensierati e divertirsi, perchè ora devono fare un percorso di crescita. Non devono perdere l’entusiasmo che hanno, questo è il segreto. Impareranno a gestire tante cose, ma nessuno nasce maturo. Già stanno facendo passi da gigante“.
Sulla Juventinità:
“Caricarsi contro l’Inter è facile, è pur sempre un big match, questo ti aiuta, però bisogna avere questo atteggiamento sempre”
Su Gatti:
“Gattone ha fin troppa grinta, a volte può essere una cosa positiva e altre negativa, noi glielo diciamo anche nello spogliatoio, capirà col tempo che deve gestirla questa energia. Gioca o non gioca va sempre a mille in allenamento, ragazzi così fanno bene alla squadra“.
Sulla foto messa con Lautaro:
“Mi piaceva e ho messo la foto, in campo si dicono tante cose poi finita la partita finisce tutto”.
Su chi si ispira:
“Per chi ha guardato sempre ls Juve Del Piero, ma anche Pavel, Buffon. Per il mio ruolo Pirlo, ora conosco bene Pessotto che mi sta insegnando tantissimo, e ovviamente non dimentichiamo Giorgio e Leo che rappresentano lo stile Juve ora”.
Sulla vittoria dell’Europeo:
“Europeo, è stato anche più di un sogno non lo dimenticherò mai. Da ragazzino sogni di vincere un’europeo sai che è difficile però ci speri”
Sulla mancata convocazione in Nazionale:
“Ci sono rimasto male. Vivo la Nazionale come qualsiasi ragazzo, non essere chiamato mi ha fatto male. Io posso dimostrare sul campo cosa posso dare e riconquistarla”.
Sul gol che manca:
“Mi manca tantissima sto cercando di arrivarci, quest’anno ho un ruolo un pò diverso, però il gol è un mio obiettivo me lo sono messo in testa e lo voglio fare”.
Sul compagno più scherzoso:
“Perin , ha sempre la battuta pronta è molto vivace mi trovo bene con lui, abbiamo uno spogliatoio molto equilibrato”.
Sui giovani
“I giovani hanno avuto un impatto molto positivo, hanno una spensieratezza che serve un sacco, penso che la Juve abbia fatto una grande cosa con la Next, i ragazzi così si abituano al risultato, che poi è l’unica cosa che conta”.
Sul sogno Juve:
“Io ho sempre sognato da bambino di giocare alla Juve, quando avevo 14 anni ho detto al mio procuratore che dovevamo arrivare alla Juve ed ora sono qui”.
Il suo nome sulla maglia dei tifosi:
“Difficile da spigare, oltre che per me, anche per la mia famiglia che vede il cognome di mio padre sulla maglia di tante persone, infatti lui si emoziona ogni volta, sono cose bellissime e prometto che cercherò di firmare la maglia a tutte le persone che vedo con il mio nome”.
Su chi si veste meglio:
“Sempre Perin, poi dipende dallo stile, lui è molto classico ed elegante”.
Il gol contro la Juve:
“Quando ho segnato con la maglia del Milan contro la Juve è stato incredibile, in quel momento ero felice perchè giocavo per il Milan, molti mi avranno odiato tra cui mia nonna che diceva che il gol di Pjanic era regolare”.
Sul suo numero:
“Il 27 mi piaceva, però il 5 che ho anche in Nazionale mi piaceva molto e l’ho preso subito, perchè per me i numeri piccoli sono importanti”.
Sul percorso simile a quello di Pjanic:
“Io nasco mezz’ala e con il mister ho sempre giocato avanti in difesa, quindi penso possiamo avere un percorso simile, devo rubare da Miralem un pò di gol, perchè lui segnava molto, però ci sto lavorando”.
Locatelli ospite di Twitch Juventus
Obiettivi della Juve:
“Quest’anno abbiamo l’obiettivo di vincere due coppe. Il sogno che hanno tutti gli juventini è portare a casa la Champions League e poi mi piacerebbe vincere lo Scudetto“.
Sullo Sporting:
“È un avversario tosto, giocano bene. Sono preparati, hanno molti giovani. Sono una squadra intelligente. Ma noi siamo la Juve e dobbiamo dimostrarlo. È un avversario difficile ma anche noi lo siamo per loro“.
Il suo gol preferito alla Juve:
“Quello del derby contro il Torino, è stato emozionante. Il giorno dopo ho chiesto a mia moglie di sposarmi, è il gol che ricordo con più piacere“.
L’importanza della famiglia:
“È fondamentale. Ci sono ragazzi che la pensano diversamente , ma per come sono cresciuto io avere la famiglia vicino è importantissimo. Avere la casa come rifugio è qualcosa che ti fa stare bene e ti fa staccare“.
Se non fosse diventato calciatore:
“Mi prendono in giro ma mi è sempre piaciuta la figura dell’investigatore privato. Per fortuna ho fatto il giocatore“.
Da chi ha imparato di più:
“Da tanti ho appreso. Di Maria fa un altro sport. Ma anche Leo, Danilo, Alex Sandro. Angel è l’esempio del campione: ha vinto tutto ma si è presentato da noi come la persona più umile del mondo. È il segreto tra il campione e uno che fa il fenomeno“.
Con chi ha legato di più:
“Faccio il nome di Pinsoglio, nello spogliatoio ci dà una mano enorme. Ci stimola, è un piacere parlare con lui. Sono quelle persone che nello spogliatoio fanno la differenza. Sa cosa vuol dire la Juve, ha vinto, ma in ogni allenamento dà tutto e i risultati si vedono. È un esempio da seguire”.
Il suo videogioco preferito:
“Prima c’era PES, ora gioco solo a FIFA. Mi scelgo? No, non mi uso tanto. Uso molte squadre”.
Tatiana Digirolamo