Un Napoli inarrestabile dilaga davanti ai 60 mila del Maradona, infliggendo alla Juventus una delle sconfitte più dolorose della sua longeva storia.
I meriti dei ragazzi di Spalletti sono davvero tanti, dal modo con cui hanno approcciato la partita alle qualità espresse in un gioco ricco di fantasia e spensieratezza.
Dall’altro lato una Juventus che non può far altro che guardare e subire, incapace di reagire di fronte alle continue avanzate partenopee.
Ciò che più preoccupa i tifosi bianconeri è il modo con cui il Napoli sia riuscito a violare una delle poche sicurezze mostrate dal gioco di Allegri, la solidità difensiva.
Sono bastati pochi elementi per mettere in crisi un reparto che fino a ieri era il secondo meno perforato d’Europa. La scelta di Allegri di riproporre la difesa a tre non ha premiato.
Bremer, autore della peggior prestazione probabilmente della carriera, ha straperso il confronto con Osimhen. Pagato dalla Juventus 50 milioni, il difensore brasiliano non è ancora riuscito a confermare quella affidabilità mostrata con la maglia del Torino. Colpevole di due gol su cinque, è senza dubbio lui il peggiore in campo.
Altra nota negativa della serata è la prestazione di Alex Sandro, che ha dimostrato ancora una volta di andare incontro a grandi difficoltà quando schierato in una linea a tre.
Per loro due errori a livello tecnico e concettuale, dalle marcature alle uscite palla a terra. Nulla da fare di fronte alle invenzioni di Kvaratskhelia e allo strapotere fisico di Osimhen, che hanno condotto il Napoli ad una vittoria che inizia a sapere di Scudetto.