La sosta per i Mondiali servirà alla Juve anche per fare chiarezza sul problema degli infortuni, che ha portato la squadra di Allegri ad avere più di metà dei giocatori ai box.
Problema infortuni, linea dura di Nedved e Arrivabene
Nedved e Arrivabene hanno annunciato una sorta di indagine interna per stabilire le cause dei tanti guai. Tutto ciò in attesa del dossier che il neo capo dell’area performance (Andreini, ingaggiato pochi mesi fa) metterà sul tavolo: a questo seguiranno provvedimenti seri e definitivi che potranno riguardare tutti, non ci sono intoccabili.
A riferirlo è La Gazzetta dello Sport, che sottolinea come sul banco degli imputati non sia finito solo lo staff tecnico, ma anche medici e fisioterapisti.
L’intera struttura si è dimostrata inadeguata per una squadra con ambizioni di alto livello e le analisi non stanno risparmiando nulla, dai terreni di gioco della Continassa all’alimentazione dei calciatori.
Caos infortuni, tutti sotto indagine nella Juventus
Riflettori puntati soprattutto su Folletti (storico preparatore atletico di Allegri), che a differenza di altri suoi colleghi si è ritrovato a gestire per la prima volta dei calendari fitti che hanno un solo precedente recente: il periodo di lockdown.
Attenzione poi anche all’area sanitaria, diretta dal dottor Stefanini. Dall’estate scorsa sono aumentati i poteri dei medici Freschi e Tzouroudis: non hanno responsabilità nella fase di prevenzione dell’infortunio, ma in questo momento si approfondisce ogni aspetto.
La dirigenza, conclude la Gazzetta, è convinta di poter azzerare le criticità riscontrate fin qui durante la pausa, ancora prima che squadra e allenatore riprendano ad allenarsi in vista della ripresa di gennaio.