Tre i calciatori provenienti dal settore giovanile della Juventus sono stati confermati nella rosa di mister Massimiliano Allegri. Si tratta di Soulé, Fagioli e Miretti.
Queste le loro dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa:
Ci raccontate il vostro percorso?
Soulè: “Sono arrivato in Under 17, non sono riuscito a giocare molto perché ho avuto un po’ di infortuni. Dopo la pandemia ci siamo ripresi con mister Zauli ma ho avuto di nuovo un altro problema fisico. Poi la prima partita l’ho fatta con Bonatti e da lì non ho più avuto problemi fisici. Poi l’Under 23 con Zauli e ora sono qui”.
Fagioli: “Ho iniziato con giovanissimi nazionali per 3 anni, poi allievi nazionali e in primavera, under 23 per un anno, e dopo un anno in prestito alla Cremonese, e poi in prima squadra”.
Miretti: “Sono arrivato alla Juve che avevo 8 anni, under 19 poi under 23 , dall’anno scorso ho iniziato ad essere convocato in prima in squadra, e quest’estate mi sono aggiunto al ritiro”.
Cosa ti ha convinto del progetto Juve?
Soulè: “Ero ad una grigliata in Argentina con il mio procuratore e mio padre e dovevo scegliere tra tre club e subito ho pensato voglio la juve perchè sapevo quanto fosse arrivare in prima squadra ma a me piace questa sfida e sognavo da piccolo che una squadra così grande mi volesse“.
Fagioli: “A 11 anni i primi allenamenti con la Juve, venivo a vedere le partite con il mio procuratore e poi tifo Juve da sempre”.
Miretti: “Tifo juve da quando avevo 8 anni per me non è stato difficile scegliere, c’era anche il Toro, ma la juve offriva anche un servizio completo”.
Cosa potete dare alla Juve voi che siete qui da tanto tempo?
Fagioli: “Sappiamo cosa significhi giocare alla Juve e possiamo essere d’esempio per tanti ragazzini“.
Miretti: “Essendo cresciuti nel settore giovanile sappiamo cosa significhi giocare qui, indossare questa maglia e cosa ci chiede la società è una questioni di identità che ci portiamo dietro da tanti anni. Il mio compito in prima squadra è quello di imparare da chi ha più esperienza di me”.
Qual è il tuo obiettivo quest’anno?
Soulè: “Poter giocare e fare tante presenze qui alla Juve in Serie A. Ho appena cominciato a essere in prima squadra, è diverso da quello che facevo prima”.
Il rapporto con Di Maria?
Soulé: “Sono sempre tranquillo, provo sempre a imparare tutto. Il rapporto è bellissimo, siamo argentini e c’è sempre quella confidenza da connazionali come se ci conoscessimo da una vita”.
Quanto è stato importante secondo voi il prestito?
Fagioli: “Ho avuto la fortuna di allenarmi con tantissimi compagni tra cui anche Ronaldo. Assieme alla società ho deciso di andare in prestito ed è stato una scelta giustissima perché ho trovato minutaggio”.
La cosa più diversa nell’allenarsi con i giocatori di alto livello? Il tuo giocatore preferito da bambino?
Miretti: “La cosa più difficile che ho dovuto affrontare è stato l’adattamento fisico, di forza, velocità. Un aspetto che mi ha messo in difficoltà è quello psicologico, doversi abituare in breve tempo ad allenamenti e partite con la prima squadra. Il mio idolo da bambino? Era Nedved, poi man mano ho cambiato anche ruolo e adesso il mio punto di riferimento è De Bruyne”.
Cosa ti ha colpito del PSG?
Miretti: “La velocità e la qualità con cui eseguivano ogni movimento, dallo smarrimento al passaggio. Tutto quello che facevano lo facevano al massimo e con estrema qualità”.
Giocare in Serie C è stato importate?
Fagioli: “Penso che l’Under 23 sia stata molto importante, è un passaggio che aiuta molto a crescere noi giovani. Penso sia stata una scelta giustissima”.
Tatiana Digirolamo