Champions League edizione 2013: il Bayern Monaco con un doppio due a zero elimina i bianconeri dai quarti finale. Al termine della gara un Antonio Conte deluso ammise la potenza della squadra tedesca e sottolineò come fosse impossibile competere con una società che ha un fatturato altissimo: “E’ come andare al ristorante di 100 euro, con 10 euro nel portafoglio”. Tre anni dopo, lo scenario tecnico, tattico e psicologico sembra diverso. E questa Juve può fare veramente paura.
ALTRI TEMPI – Al di là degli episodi fortunati e dei bilanci totalmente diversi delle due società, il doppio confronto del 2013 tra Bayern Monaco e Juventus fu una sfida tra squadre di categorie diverse. I bianconeri dominavano in Italia, ma erano impreparati mentalmente e psicologicamente ad affrontare un torneo come la Champions League. Il Bayern invece si trovava in un ciclo non vincente, ma allo stesso tempo impressionante: dal 2010 al 2015, 6 stagioni in totale, una finale vinta, due perse, il peggior anno, l’eliminazione agli ottavi contro l’Inter.
NUOVA JUVE – La Juve di oggi sembra diversa. Da Conte ad Allegri tante cose sono cambiate: la squadra bianconera ora sa gestire meglio la gara, ha più esperienza a livello europeo e può contare su una panchina di un certo livello. E’ vero ha perso campioni del calibro di Pirlo, Vidal e Tevez, ma comunque Marotta e Paratici sono riusciti a costruire una squadra competitiva. Marchisio sta offrendo una versione del “playmaker” aggiornata. Mandžukić, l’ex di turno, con la sua esperienza sta dando quel contributo in più alla squadra. Dybala stasera, è atteso dal primo esame internazionale da fenomeno. Cuadrado è un Robben con caratteristiche diverse, ma capace lo stesso di spaccare le partite. I bianconeri, rispetto al 2013, sono più solidi e più coscienti della loro forza, soprattutto dopo aver raggiunto l’ultima finale contro il Barcellona, tra l’altro disputando anche un’ ottima partita.
Che i tedeschi siano i favoriti è indubbio, che siano già qualificati no. La Juve dovrà cercare di tenere i giocatori di Guardiola più lontano possibile dall’area (dove hanno segnato l’84% dei gol). La qualificazione si deciderà a Monaco, ma fare un buon risultato allo Stadium è già un punto a favore dei bianconeri.
Sono i più forti, ma noi giocando di squadra possiamo batterli. Impossible is nothing!
Orlando Aita (@OrlandoAita)