L’intenzione della Juve di riavere Alvaro Morata, tornato all’Atletico Madrid, era più di una semplice idea e non serviva la tripletta di ieri, proprio contro i bianconeri, per far capire perché dalle parti di Torino il giocatore piaccia in modo particolare.
Come previsto, e come confermato da Tuttosport, prima del match il vicepresidente Pavel Nedved e il direttore sportivo Federico Cherubini hanno parlato con il ds dell’Atletico Madrid, Andrea Berta.
Stando al quotidiano torinese, però, è stato più un colloquio tra colleghi che un confronto di mercato: “in ogni caso è emerso che la situazione per quanto riguarda Morata è la stessa di qualche mese fa“, si legge.
Da maggio i bianconeri sperano nella possibilità di ottenere uno sconto sui 35 milioni di euro fissati
per il riscatto dello spagnolo.
A quanto pare, lo spagnolo tornerebbe volentieri ad indossare la maglia juventina, ma le possibilità a questo punto si affievoliscono.
Il club madrileno continua a pretendere quella cifra, nonostante i dirigenti bianconeri abbiano provato la strada alternativa di un nuovo prestito, ma anche in questo caso l’Atletico è stato irremovibile, spinto anche dal regolamento economico della Liga: “che impone a ogni squadra un
limite di spesa per la rosa“, sottolinea Tuttosport.
Un’altra speranza dei bianconeri era quella di un prestito con obbligo di riscatto, ma a una cifra
più bassa che non provocherebbe una minusvalenza.
Speranza svanita. Anzi, oggi se la Juventus decidesse di svoltare e presentare l’offerta da 35 milioni, rischierebbe di trovare un Atletico dubbioso visto il poco tempo per reinvestirli in un sostituto.
Sembra, quindi, che il ritorno di Morata alla Juve, almeno per l’imminente futuro, sia una cosa da scartare e, proprio per questo, la Juve si fionda sul altri obiettivi in attacco.