Primavera, in campionato sono 12 di fila. Contro il Carpi fondamentale Audero

Un successo sofferto, ma importante. Così si può riassumere, in breve, l’1-2 con cui la Juventus di Grosso espugna Carpi confermandosi in testa alla classifica. Decidono Favilli e Di Massimo in una gara dai due volti. Dai due volti perché nel primo tempo i bianconeri chiudono sul’1-2, ma per occasioni prodotte potrebbero essere 4-0, mentre nella ripresa soffrono terribilmente, sbagliando completamente approccio e venendo salvati dall’imprecisione del Carpi e da un super Audero, che quando serve risponde sempre presente. Dai due volti anche la gara dei goleador. Favilli segna, ma si divora due occasioni e soprattutto cestina il rigore della sicurezza, mentre Di Massimo, oltre al rigore che alla fine risulta decisivo, combina pochino. Alla fine, comunque, sono dodici vittorie di fila in campionato e la prossima settimana ci sarà la Sampdoria, ultima ad aver fatto conoscere il sapore della sconfitta ai bianconeri. Desta qualche preoccupazione Filippo Romagna, uscito anzitempo per infortunio. Il capitano ha sentito un forte dolore alla caviglia, ma l’assenza di ematoma induce all’ottimismo. Lunedì gli esami chiariranno l’entità dell’infortunio.

Pagelle

Audero 7 – Quando serve, lui risponde sempre presente. A conti fatti è il migliore dei suoi, tirando fuori, nella ripresa, due parate salvarisultato. Una, quella su Saric, si può iscrivere tranquillamente alla lista dei miracoli.

Lirola 6 – Meno devastante del solito, si distrae in alcune occasioni e soprattutto si divora il più classico dei ‘l’avrei segnato anche io’. Offre comunque contributo in fase offensiva, mostrando le qualità che hanno acceso i riflettori su di lui. Per info chiedere a Kastanos, che ha usufruito (male) del suo splendido assist di tacco.

Parodi 6 – Non scendeva in campo da un po’ e grattar via la ruggine non è semplice. Fa quel che può, aiutato da Romagna. Nella ripresa, complice il calo della squadra, soffre un po’ di più.

Romagna 7 – Quando cade e viene portato fuori in barella il cuore di tutti i tifosi si ferma. Perderlo sarebbe di una gravità indescrivibile. Anche contro il Carpi offre la solita prova sicura e precisa. Dalla sua parte non si passa mai.

Zappa 5.5 – Grosso lo ripropone, dopo avergli preferito Coccolo per due partite e lui ripaga la fiducia soltanto a metà. Discreta la prima parte di gara, vacilla un po’ nel finale.

Macek 6 – Il turnover non lo coinvolge mai, ma forse avrebbe bisogno di rifiatare un po’. Non è nella sua giornata migliore e commette qualche errore di troppo, ma sopperisce con la solita grinta e la consueta intelligenza. Anche a mezzo servizio, è un giocatore importantissimo.

Pellini 5.5 – Anche lui, come Parodi, ha l’attenuante del poco impiego, ma sbaglia tanto, dopo una buona partenza. Sorprendono, da lui, alcuni errori in fase di impostazione che scatenano le ripartenze avversarie.

Kastanos 6 – Riportato a centrocampo, impiega un po’ a riabituarsi, ma nel complesso fa il suo, aiutandosi con l’immensa qualità a sua disposizione. A tratti, però, pecca di egoismo e non è propriamente lucido al momento di concludere verso la porta avversaria.

Di Massimo 6.5 – Si guadagna e trasforma il rigore della vittoria e questa è una nota di merito importante. Tuttavia, a parte il rigore, combina pochino, estraniandosi per larghi tratti dal gioco.

Favilli 6.5 – Segna un gol importante, ma commette errori non da lui, rigore in primis, calciato davvero male. La grinta e la voglia di trascinare la squadra, però, sono quasi tangibili, tanto da perdonargli anche gli errori.

Morselli 6 – Torna a casa e Grosso lo schiera titolare. Forse paga un po’ l’emozione, non mostrandosi sempre lucidissimo, ma è evidente la voglia di mettersi in mostra, che gli permette di giocare sempre con il piglio giusto.

Pozzebon 5.5 – Entra quando la squadra sta facendo fatica e suona bene la carica. Sbaglia, però, una buona occasione e, soprattutto, si becca un giallo evitabilissimo.

Grosso 6 – La squadra non perde la sua anima nonostante il turnover, ma è decisamente meno brillante di altre volte. Il secondo tempo in particolare, poi, è una vera agonia a cui questa squadra non ha abituato.

Edoardo Siddi

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